Per “Librando” Riccardo Cenci presenta “Il lettore di racconti”
Bosco: L'illusione del taglio facile – Un appello dalla Lista Civica "Insieme" sull'Amiata
La Lista "Insieme - Silvio Carli sindaco" denuncia un preoccupante depauperamento del bosco della Macchia Faggeta, chiedendo interventi più responsabili e un confronto istituzionale.
Abbadia San Salvatore: In un tempo in cui la crisi climatica e la perdita di biodiversità richiedono risposte ferme e lungimiranti continuano a verificarsi scelte gestionali che vanno in direzione opposta. Anche sull’Amiata, anche nel nostro Comune.
È il caso del taglio della Società Macchia Faggeta al I Rifugio; è interessata una superficie di circa 6 ettari e si delinea con chiarezza una tendenza preoccupante: il depauperamento del bosco sotto la spinta di interventi discutibili che determinano la modifica sostanziale del paesaggio.
Lo diciamo subito, perché non ci siano fraintendimenti: la Macchia Faggeta per storia e per attaccamento dei badenghi, costituisce un unicum da tutelare, da salvaguardare e da valorizzare. Ma pensare che lo si possa fare solo perseguendo una gestione, come un normale privato, che vede solo il profitto e non le altre funzioni della foresta, senza che questo comporti un’assunzione di responsabilità del proprietario e soprattutto della parte pubblica, è davvero preoccupante.
Ecco perché come lista civica poniamo il problema. È con questa precisazione che entriamo nel merito della vicenda, con la speranza di aprire un vero e proprio confronto istituzionale.
In quella zona vediamo una situazione delicata: un soprassuolo con una distribuzione di piante non uniforme e con una varietà di caratteristiche; aree in cui il sottobosco a ginestra prende il sopravvento, sintomo evidente di un equilibrio ecologico compromesso; rinnovazione di piantine giovani incompleta, frammentaria, spesso assente. Eppure, nonostante questo quadro si richiede, si autorizza e si realizza un taglio di alberi secolari con la rimozione completa della biomassa legnosa.
Sicuramente dal punto di vista autorizzativo sarà tutto corretto, ma ci sentiamo in dovere di richiedere alla Regione Toscana, all’Unione dei Comuni e a chi ne ha titolo di verificare il rispetto delle norme regionali e nazionali che regolano la materia.
L’idea di “gestione” attuata al I Rifugio non è quella che pensiamo onori la caratteristica imprescindibile di utilità pubblica che la Macchia Faggeta riveste.
Svuotare il bosco della sua funzione ecologica, paesaggistica e culturale per inseguire solo il profitto momentaneo, è una deriva pericolosa. Il bosco non è un magazzino di legname. È un organismo vivente complesso, che si rigenera solo attraverso interventi selettivi, mirati, calibrati su piccola scala, che ne esaltino il ruolo di protezione idrogeologica e di benessere e, infine, il potenziale sviluppo turistico.
La nostra non è una riflessione contro ogni forma di gestione forestale, ma un invito a esercitarla con competenza, etica e lungimiranza. Il bosco ha bisogno di tempo, cura, visione, di essere difeso dalla sola ricerca di utilità economica. Ovviamente comprendiamo anche le ragioni del “privato” proprietario, che immaginiamo di natura finanziaria, altrimenti difficilmente comprensibili. Ma siamo convinti che le istituzioni, Comune in testa, dovrebbero avere proprio questo canale di intervento: questo sì che sarebbe un modo serio e lungimirante di impegnare le famigerate compensazioni ambientali geotermiche.
Lista "Insieme - Silvio Carli sindaco", Abbadia San Salvatore