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Bilancio comunale, Cesario (FDI), Giannotti (L’Alternativa): “Meno autocelebrazione da parte di sindaco e giunta"
Castiglione della Pescaia: “L’approvazione del rendiconto 2024 è stata accompagnata da toni trionfalistici che meritano una lettura più equilibrata. Si parla di un avanzo di tesoreria di circa 5 milioni di euro, ma il bilancio non ha ottenuto l’unanimità: è stato respinto da tutta l’opposizione per ragioni di merito, non ideologiche”. È quanto afferma Alfredo Cesario, capogruppo di Fratelli d’Italia nell’assise castiglionese.
“Il Comune – prosegue Cesario – dispone di una cassa di circa 15 milioni e di un patrimonio solido. Con queste basi, ci si attenderebbero politiche di alleggerimento fiscale e investimenti strutturali. Invece, si continua ad agire con prudenza selettiva, colpendo i più fragili per poi finanziare interventi sociali compensativi”.
“Emblematico – si spiega – il recente aumento delle tariffe per mense e trasporti scolastici, giustificato dalla giunta Nappi con la spending review. Ma con un bilancio in queste condizioni, è evidente che le risorse c’erano. È stata una scelta politica, non una necessità. Anche le dichiarazioni pubbliche del sindaco e dell’assessora al bilancio, che attribuivano i possibili aumenti fiscali ai tagli statali, appaiono oggi fuori luogo. Il margine di manovra esisteva. Non è il governo centrale a imporre costi ai cittadini: è l’amministrazione locale che ha scelto di non usare i fondi disponibili per alleggerirli o quantomeno per non aumentarli”.
“Sul fronte dell’azienda speciale Castiglione2014 – aggiunge Ianetta Giannotti - capogruppo de L’Alternativa - che conta oltre 90 dipendenti e circa 1,3 milioni in spesa salariale, non è stato fornito alcun dato sulla programmazione o sull’efficacia dei servizi. Intanto lo stato di Castiglione e delle sue frazioni resta, a essere generosi, insoddisfacente.
Inoltre, negli stessi giorni, su un gruppo social, è comparso un appello per raccogliere punti di un supermercato da usare per acquistare materiali di cancelleria per la scuola primaria. Un segnale che, purtroppo, dice più di tante parole: mentre l’amministrazione comunale celebra la solidità del proprio bilancio, le scuole contano sui bollini della spesa per comprare penne e risme di carta”.
“Questo contrasto tra comunicazione e realtà, tra bilanci in attivo e bisogni quotidiani, non può più passare sotto silenzio. Non come opposizione politica, ma come presidio civico. Perché trasparenza, coerenza e