Beni confiscati alla mafia al Terzo Settore, D’Ippolito (Politica, Ora!): 'Ottimo segnale, ma serve anche venderli ai privati'

Firenze: “Finalmente si sta iniziando a fare quello che da tempo le associazioni antimafia chiedono e cioè restituire alla comunità mobili e immobili frutto di attività criminali” così l’avvocato Roberto D’Ippolito, fondatore dell'associazione "Politica, Ora!" e candidato Pd alle prossime elezioni regionali, commenta la notizia che l'Agenzia Nazionale Beni Confiscati ha emanato il bando per assegnare 1400 immobili della criminalità alle organizzazioni del Terzo Settore.

“Che questi beni possano essere utilizzati da chi è impegnato nelle opere di volontariato e di aiuto morale e materiale alle persone - spiega D’Ippolito - è una bella notizia soprattutto perché dimostra che qualcosa sta cambiando concretamente. Adesso su questa strada però occorre fare un passo ulteriore”.

“E’ necessario cioè - conclude l’avvocato, che ha una lunga esperienza nella rappresentanza di parti civile nei procedimenti contro la mafia - che questi beni possano essere immessi anche nel mercato, cioè possano essere acquistabili da privati naturalmente dopo rigorosi controlli. In questa maniera infatti si potranno ricavare risorse utili per sostenere politiche attive a favore della legalità.

Penso ad esempio al sostegno di imprese di giovani e di donne nelle aree dove più pesante è l’infiltrazione criminale che sfrutta a proprio vantaggio il disagio economico e sociale per inglobare manodopera utilizzabile per i propri fini criminali”.