Attività educativa scolastica: presidente Giuntini risponde a sindaco di Grosseto
“Si tratta di prestazioni che non rientrano nei livelli essenziali di assistenza e vengono sostenute con fondi del Governo, ampiamente insufficienti; serve attivarsi con i parlamentari del territorio”
Grosseto: In merito alle dichiarazioni del sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna sul servizio di assistenza educativa scolastica il presidente di Coeso Società della Salute Marcello Giuntini fa alcune precisazioni: “L’assistenza educativa scolastica, come il sindaco di Grosseto dovrebbe sapere bene, non rientra nei Leps, livelli essenziali delle prestazioni sociali, e non è quindi finanziato dai fondi per questo tipo di servizi che vengono garantiti a tutti i cittadini. Si tratta di prestazioni che vengono, invece, sostenute con il Fondo per l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli alunni con disabilità, stanziato dai Ministeri dell’Interno e delle Disabilità, in concerto con il Ministero dell’Istruzione e del merito e il Ministero dell’Economia e delle finanze sulla base di loro criteri e, non a caso, i beneficiari di questo stanziamento sono le amministrazioni comunali e non le società della salute”.
“In questi ultimi anni – continua il presidente Giuntini – le richieste da parte delle scuole sono aumentate perché sono cresciuti i bisogni degli studenti, in particolare per le scuole primarie e secondarie di primo grado. Da qui l’aumento esponenziale dei costi che, per portare ad esempio la situazione del territorio di Grosseto, vede un finanziamento di circa 100mila euro da parte dello Stato a fronte di un fabbisogno di assistenza calcolato sui 600mila euro”.
“Riguardo alle tempistiche di presentazione della richiesta – precisa Giuntini – la segnalazione del Coeso ai Comuni dell’Area è giunta a seguito delle richieste delle scuole che, ovviamente, presentano il loro fabbisogno prima dell’inizio dell’anno scolastico. Da qui la domanda che il Consorzio ha inviato a tutti i Comuni su come intendessero procedere per portare avanti il servizio. Negli anni passati, la Società della Salute era riuscita a far fronte alla richiesta di assistenza facendo ricorso alle risorse straordinarie ricevute dalla Regione Toscana a seguito delle fusione delle tre Società della Salute Amiata Grossetana, Colline Metallifere e Grossetana, che sono state erogate per tre anni dalla fusione e ricorrendo a finanziamenti per specifiche progettualità erogati dallo Stato o dalla Regione, in un’ottica di generosa collaborazione per venire incontro alle esigenze dei Comuni. Risorse che, per l’anno scolastico appena iniziato, non sono disponibili”.
“Ringrazio quindi tutti i Comuni che, per citare il primo cittadino di Grosseto, sono riusciti a fare, a loro volta, delle alchimie contabili per portare avanti il servizio di educativa scolastica e invito, tutti i miei ‘colleghi’ sindaci ad avviare una riflessione sull’aumento dei bisogni, che sono spesso legati a disabilità gravi a disabilità intellettive medio gravi o a paralisi cerebrali, per fare alcuni esempi, e che avrebbero quindi bisogno di maggiori finanziamenti da parte dello Stato. Sono certo che il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, si vorrà fare parte diligente, come me, nei confronti dei parlamentari della nostra zona, in particolare quelli di maggioranza, affinché sollecitino il Governo a finanziare maggiormente queste attività, dato che il fondo stanziato al momento è ampiamente insufficiente”.
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Clelia Pettini - 347 8998414
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