Asl sudest: Le persone al centro della ricerca contro il carcinoma prostatico

Esperienze e testimonianze a confronto a Grosseto con «Insieme per un futuro possibile: la voce ai pazienti»

Grosseto: Le esperienze e le testimonianze della persone al centro di una riflessione a 360 gradi sul tema del carcinoma prostatico. Sono stati questi gli ingredienti del congresso che si è tenuto lo scorso 1 Marzo all'Ospedale Misericordia di Grosseto. I rappresentanti e i componenti di due associazioni di respiro nazionale «Europa Uomo» rappresentata dal presidente Claudio Talmelli e «Abcadabra», presieduta da Ornella Campanella e rappresentata da Barbara Tinghi per la regione Toscana, sono state protagoniste dell’incontro insieme al Comitato per la, Vita con il presidente Oreste Menchetti. Queste realtà hanno portato le loro testimonianze, dando voce a chi affronta la sfida della malattia oncologica. Il congresso di Grosseto è stato il primo in Toscana a dedicare una sessione di «patient advocacy» in un momento di approfondimento scientifico dedicato ai tumori maschili. «È stato così sancito come anche in questa patologia, ancora poco attenzionata, sia fondamentale la partnership tra specialisti e associazioni dei pazienti nel migliorare il percorso diagnostico terapeutico, rispondendo ai bisogni e difendendo i diritti», dichiarano la direttrice della Uoc Oncologia Medica, Ilaria Pastina e la collega Roberta di Rocco.

Le due professioniste, con la collaborazione di Lucia Lelli, direttrice della Medicina nucleare di Grosseto, hanno coinvolto specialisti provenienti dalle più importanti strutture ospedaliere ed universitarie di tutta Italia per discutere delle più recenti innovazioni terapeutiche nel trattamento del carcinoma prostatico. Un importante momento di formazione ha riguardato il nuovo farmaco, Lutetium(177Lu) vipivotide tetraxetan che integra diagnostica e terapia; la cosiddetta «Teranostica».

«Le capacità tecniche per gestire queste nuove terapie fanno parte del ‘know-how’ dello specialista di medicina nucleare, ma per un loro appropriato utilizzo, di fondamentale importanza sarà la forte e positiva collaborazione che è presente fra i professionisti del Misericordia», ha dichiarato la dottoressa Lelli. 

Ampio spazio di approfondimento e discussione è stato inoltre dedicato al tema della qualità di vita, con particolare attenzione alla prevenzione e alla gestione degli effetti collaterali delle terapie, e all'importanza della multidisciplinarietà, vera chiave di successo. 

Altri temi caldi affrontati sono stati quelli dell'appropriatezza e della sostenibilità delle cure. L'evento si è chiuso con una tavola rotonda in cui è stata sottolineata la necessità di una continuità ospedale territorio per una migliore presa in carico del paziente. «Ringraziamo le associazioni intervenute per la loro partecipazione e per l'impegno costante ed instancabile che offrono ai nostri pazienti rappresentando per loro un punto di riferimento fondamentale», ha dichiarato la direttrice Pastina.