Asl: Giornata nazionale delle Cure palliative

Le Iniziative della Asl Toscana sud est per far conoscere il diritto a una miglior qualità della vita in ogni sua fase. A Grosseto un incontro pubblico dal titolo “Io scelgo l'Hospice: perchè? Sentirsi protetti in un momento importante della vita” Venerdì 11 novembre, ore 15.30, sala Pegaso, palazzo della Provincia

Grosseto: Il diritto a una migliore qualità della vita in ogni sua fase. L'11 novembre si celebra la Giornata nazionale dedicata alle Cure palliative, un'occasione importante per ricordare come il nostro sistema sanitario nazionale, con la legge 38/2010, dia diritto alle cure e alla terapia del dolore ai malati in fase terminale e a quelli affetti da patologie croniche.

Le cure palliative sono costituite da percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali, organizzati negli ambulatori ospedalieri, al domicilio del paziente o negli Hospice, strutture sanitarie residenziali di competenza territoriale, nel rispetto della dignità e dell’integrità della persona. Sono finalizzate al controllo dei sintomi, al recupero e alla difesa della migliore qualità di vita possibile e organizzate in rete che si basa sulla sinergia tra servizi distrettuali territoriali e ospedalieri, sanitari e sociali, in collaborazione con le associazioni locali di solidarietà sociale. Il funzionamento e coordinamento della Rete è assicurato dalle Unità Funzionali di Cure palliative per garantire al paziente uniformità nell'accoglienza della domanda, nella valutazione dei bisogni e nell'avvio del percorso di cura.

Per l'occasione a Grosseto, oltre alla consueta benedizione dell'Hospice all'interno dell'ospedale Misericordia, da parte di padre Amedeo Ferretti, alle 15.30, alla Sala Pegaso della Provincia, si terrà un incontro aperto ai cittadini dal titolo “Io scelgo l'Hospice: perchè? Sentirsi protetti in un momento importante della vita”.

“Ringrazio tutti gli operatori, grazie a tutti perchè qui si vive”. Questa è la bellissima frase di una paziente venuta a mancare qualche giorno, che contiene il significato profondo di cos'è l'Hospice e dell'impegno di ogni professionista – racconta la dottoressa Anna Paola Pecci, direttore Unità Funzionale Cure palliative della Zona Colline Metallifere, Amiata grossetana e grossetana – Oggi ricorre la giornata di San Martino, giornata del 'Dono del mantello' e delle Cure palliative; proprio il mantello (il pallio appunto) è il simbolo tangibile della cura globale e della presa in carico della sofferenza, proprio come la palliazione si prende cura non solo della malattia, ma anche della persona malata e dei suoi familiari. In questo giorno, mi preme infatti sottolineare come in Hospice si possa vivere un fase della vita, la più difficile, sentendosi comunque protetti. Protetti dal controllo di sintomi che sarebbero altrimenti inaccettabili, rassicurati che sarà fatto il massimo per realizzare ogni richiesta possibile e che a prescindere dal tempo che i pazienti trascorreranno lì, saranno sempre e comunque trattati nel totale rispetto della loro dignità prima di persone e poi di ammalati. Sono gli operatori dell'Hospice che cambiano il proprio punto di vista, mettendosi a totale disposizione e adeguandosi a ogni esigenza della persona. 

In base a quello che ci viene chiesto, tutto il personale è professionalmente e umanamente pronto e preparato a offrire la risposta più adeguata: per esempio, le visite vengono eseguite a un orario prestabilito, ma se quel momento impatta come una esigenza della persona, come può essere prolungare il sonno, necessità di mangiare qualcosa o di incontrare i parenti, la visita viene posticipata. Anche questo è vivere in Hospice, nel rispetto della persona, con un nome, un cognome e una storia tutta sua – prosegue Pecci - Mi piace considerare questo luogo come una sorta di casa medicalizzata e personalizzata. Così come sono personalizzati i trattamenti, grazie alla palestra di medicina integrata dove viene praticato il Caring massagge, pratica naturale con proprietà rilassanti molto efficaci, e non per ultima, grazie alla Pet therapy che i volontari dell'associazione Dog4Life garantiscono puntualmente, con i loro adorabili amici a quattro zampe. Del prezioso effetto della Pet therapy in particolare ne parlerà durante l'incontro Lucia Franci, istruttore cinofilo e membro dell'associazione. Credo di poter parlare a nome di tutti i colleghi, ognuno con il proprio bagaglio professionale pregresso, dicendo che lavorare in Hospice porta necessariamente a dei cambiamenti nel modo di concepire il paziente, un valore aggiunto nella relazione di cura e altresì di crescita umana interiore”.

Oltre alle testimonianze dei professionisti dell'Hospice, alcuni familiari di persone seguite dalle Cure Palliative racconteranno la loro esperienza. L'evento sarà accompagnato dalla melodia del violino di Daniele Rocchi. Le informazioni per l'attivazione del percorso di cure palliative si trovano sulla pagina del sito aziendale https://www.uslsudest.toscana.it/percorsi-assistenziali/cure-palliative.