Al via domani la caccia agli sconti: ecco i capi più richiesti secondo Federmoda Confcommercio

Grosseto: Partono domani, 5 luglio, a Grosseto come nel resto della Toscana e in gran parte d'Italia i saldi estivi. Secondo le stime dell'Ufficio Studi di Confcommercio quest'anno, per l'acquisto di capi scontati, ogni famiglia spenderà in media 203 euro – pari a 92 euro pro capite - per un valore complessivo di 3,3 miliardi di euro.

Federmoda Confcommercio Grosseto segnala un clima di grande attesa e rinnovato entusiasmo tra i consumatori ei negozi di moda, in un contesto in cui il rapporto qualità-prezzo torna ad essere centrale per gli acquisti.

Sulla base delle segnalazioni ricevute dai negozi, Federmoda ha anche elaborato una lista di prodotti più richiesti in questa prima fase di saldi estivi 2025:

1. Abiti uomo e donna leggeri e giacche in lino e cotone

2. Polo e T-shirt in cotone

3. Camicie in lino

4. Pantaloni e bermuda

5. Giubbotteria di mezza stagione

6. Sneakers uomo/donna e Sandali donna

7. Intimo e costumi da bagno

8. Abbigliamento e calzature bimbo

9. Abbigliamento sportivo e activewear

10. Zaini e accessori da viaggio.

"I saldi rappresentano una risposta concreta delle migliaia di imprese del commercio di moda alla crescente concorrenza dei grandi player online e, talvolta, degli stessi fornitori - commenta Gabriella Orlando, direttore di Confcommercio Grosseto -. I saldi autentici hanno iniziato il 5 luglio e offrono ai consumatori la certezza di acquistare con trasparenza e convenienza. Nei negozi di vicinato, oltre al valore dell'offerta, si trova un'esperienza fatta di attenzione, competenza e servizio personalizzato. Invitiamo i consumatori a sostenere il commercio locale approfittando delle vere occasioni nei negozi di fiducia".

STIMA DEI SALDI ESTIVI 2025 – dati nazionali

Valore Saldi Estivi: 3,3 miliardi di euro Numero Famiglie che acquistano in Saldo: 16,1 milioni Acquisto medio a famiglia nei Saldi Estivi: 203 euro Acquisto medio a persona nei Saldi Estivi: 92 euro Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio