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Al Polo Le Clarisse i Capolavori del Rinascimento dalla Collezione Luzzetti
Da venerdì 18 aprile fino a settembre, grazie agli eredi del mecenate, nelle sale del museo cinque capolavori rinascimentali provenienti dalla collezione privata del mecenate
Grosseto: Il Polo culturale Le Clarisse, gestito da Fondazione Grosseto Cultura, presenta la mostra “Capolavori del Rinascimento dalla Collezione Gianfranco Luzzetti”, nata dalla volontà degli eredi, in programma da venerdì 18 aprile a domenica 7 settembre 2025. Un evento di straordinario valore artistico e simbolico, che si inserisce all’interno delle celebrazioni per il Giubileo 2025, con il sostegno di Fondazione CR Firenze, e il patrocinio del Comune di Grosseto e della Diocesi di Grosseto.
L’esposizione è stata possibile grazie al sostegno degli eredi di Gianfranco Luzzetti scomparso due anni fa. «Abbiamo fortemente voluto promuovere questa esposizione come un omaggio a Gianfranco Luzzetti – dicono gli eredi – alla sua visione e alla sua instancabile passione per l’arte. Con questa mostra desideriamo non solo onorare le opere, ma soprattutto l’uomo che le ha raccolte, amate e custodite con dedizione. Gianfranco credeva profondamente che l’arte dovesse essere condivisa con il territorio a cui era legato. Oggi, grazie a questo progetto, possiamo dare nuova vita alla sua collezione e mantenere viva quella visione illuminata che ha saputo coniugare bellezza, impegno e generosità. L’arte vive e sopravvive grazie a chi la ama, la sostiene e la tramanda».
La mostra, curata da Mauro Papa, propone cinque capolavori rinascimentali provenienti dalla collezione privata dell’antiquario Gianfranco Luzzetti, mai esposti prima insieme al di fuori del Palazzo Luzzetti di Firenze. Le opere, attribuite a Pinturicchio, Amico Aspertini, Giorgio Vasari, Sandro Botticelli e Giovanni Bellini, raccontano un’epoca di straordinaria bellezza e spiritualità, rivelando l’evoluzione artistica e culturale del Rinascimento italiano. Questi capolavori non sono semplici testimonianze artistiche, ma raccontano anche il gusto, la passione e la visione di Luzzetti, che ha dedicato la propria vita alla bellezza.
La selezione comprende dipinti che coprono l’intero arco della stagione rinascimentale: dalle raffinatezze fiorentine ed eleganti di Botticelli al classicismo veneziano di Bellini, fino alle sperimentazioni visionarie di Aspertini e alla solennità narrativa di Pinturicchio. In mostra si trova anche un’opera di un giovane Giorgio Vasari, figura centrale nella storiografia artistica italiana, la cui attività pittorica testimonia il passaggio dal Rinascimento “maturo” al Manierismo.
Due dei dipinti – l’Orazione nell’Orto del Pinturicchio e la Sacra Famiglia con santi di Amico Aspertini – saranno concessi in deposito per cinque anni al Museo Gianfranco Luzzetti, entrando così a far parte in modo stabile del percorso espositivo permanente. Un’occasione rara e preziosa per il pubblico, che potrà ammirare questi capolavori in un contesto museale d’eccellenza.
La mostra si configura non solo come un omaggio al Rinascimento, ma anche come un evento simbolicamente legato al Giubileo 2025. Le opere, tutte a tema sacro, diventano strumenti di contemplazione e di dialogo tra arte, fede e spiritualità. In questo senso, “Capolavori del Rinascimento” è un’esposizione profondamente contemporanea: parla all’uomo di oggi attraverso la forza immutabile della bellezza, aprendo uno spazio di riflessione e meraviglia.
Attraverso un allestimento studiato per valorizzare la lettura artistica e simbolica delle opere, e accompagnata da un ricco catalogo pubblicato da Effigi Edizioni, la mostra propone un’esperienza museale completa, che coinvolge il visitatore sul piano estetico, culturale ed emotivo.
Per il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, si tratta di un’occasione per riscoprire le radici culturali e artistiche della città. «Questa mostra rappresenta una tappa fondamentale per la nostra città. “Capolavori del Rinascimento” non è soltanto un’esposizione d’arte di altissimo livello, ma un messaggio forte e chiaro sull’identità culturale di Grosseto. Grazie alla visione di Gianfranco Luzzetti, e oggi alla generosità dei suoi eredi, e all’impegno congiunto di Fondazione Grosseto Cultura, Fondazione CR Firenze e della nostra Amministrazione, oggi possiamo offrire ai cittadini e ai visitatori un’esperienza che coniuga storia, spiritualità e bellezza in modo autentico. », dichiara. Gli fa eco l’assessore alla Cultura Luca Agresti, che sottolinea come «queste opere siano capaci di generare un dialogo tra passato e presente, accessibile a tutti, contribuendo a rafforzare il senso di comunità e il valore della trasmissione culturale».
Un contributo fondamentale è arrivato dalla Fondazione CR Firenze: «Il nostro sostegno – afferma Carlo Vellutini, membro del CdA di Fondazione CR Firenze – nasce dalla convinzione che la cultura debba essere parte integrante della vita quotidiana dei cittadini, e che proprio attraverso iniziative come questa sia possibile migliorare la qualità della vita e creare nuove opportunità per il territorio. Siamo orgogliosi di contribuire a un percorso che valorizza Grosseto non solo come città d’arte, ma come destinazione culturale viva e attrattiva, capace di proporre un’offerta autentica e profonda anche al di fuori dei grandi circuiti turistici».
Dense di significato anche le parole del vescovo di Grosseto, Monsignor Bernardino, che ha voluto sottolineare il valore spirituale della mostra nel contesto del Giubileo. «Questa esposizione è un invito alla contemplazione, un’occasione per fermarsi e lasciare che lo sguardo si posi sulla bellezza sacra, che continua a parlare al cuore dell’uomo, risvegliando meraviglia, stupore e speranza».
Il presidente della Fondazione Grosseto Cultura, Giovanni Tombari, evidenzia la continuità con la visione del mecenate Luzzetti, «Celebriamo un sogno che continua, un’eredità culturale che grazie alla sensibilità degli eredi e al sostegno di tanti partner si traduce in un’offerta museale di altissimo livello per la città e per i visitatori».
Il direttore del Polo Le Clarisse, Mauro Papa, ha infine sottolineato come questa mostra rappresenti una tappa importante nel percorso del museo, inaugurato nel 2019 grazie al lascito di Luzzetti e al sostegno di Fondazione CR Firenze. «Esattamente cinque anni dopo l’apertura del Museo, torniamo a valorizzare un patrimonio artistico di eccezionale valore, che oggi si arricchisce temporaneamente di nuove opere e nuovi racconti. È la conferma della validità del progetto culturale che abbiamo intrapreso. Voglio ringraziare di cuore gli eredi di Gianfranco Luzzetti per aver voluto questa esposizione così importante per il nostro museo».
La mostra sarà visitabile il giovedì e il venerdì con orario 10.00-13.00 e 17.00-20.00 e sabato e domenica con orario 10.00-13.00 e 16.00-19.00. Il costo d’ingresso è 5 euro, 3 euro ridotto.
Venerdì 18 aprile alle ore 18 e sabato 18 aprile alle ore 18 sono previste le visite guidate con il direttore Mauro Papa (costo 7 euro).
Informazioni e prenotazioni sono disponibili sul sito www.clarissegrosseto.it o inviando una mail a prenotazioni.clarisse@gmail.com e al numero 0564 488066.