Grosseto: Chiudiamo l'anno con le interviste ai tecnici della Pallavolo Grosseto. Oggi parliamo della Beauty Center che la società Pallavolo Grosseto 1978 ha deciso di affidare a Roberta Colella, tecnico che la sta guidando con onore nel Girone A del campionato U16.
D: Il terzo posto nel girone dietro le corazzate Grosseto Volley School e Invicta è un bel risultato, cosa ne pensi?
«E' un terzo posto pieno di soddisfazione in un girone non facile considerando che ci ritroviamo tutti e due i derby del grossetano: due squadre rodate e di molta esperienza. Abbiamo vinto dove avevamo la possibilità di vincere e questo è importante e ci dà la carica per andare avanti».
D: Abbiamo visto una crescita continua delle tue bimbe ed un impegno davvero invidiabile, sei soddisfatta?
«Sono molto soddisfatta, ho iniziato a Settembre con un gruppo di bimbe un pò demotivate, con innesti nuovi, tutto da costruire, il concetto di SQUADRA non era molto considerato mentre per me è fondamentale. Piano, piano abbiamo imparato a conoscerci, e questo ci ha dato la possibilità di crescere sia come squadra che tecnicamente. Abbiamo lavorato molto ma i risultati si vedono».
D: La grinta non ti manca e sembra che tu, piano piano, la stia trasmettendo alla squadra.
«Io sono nata per combattere e la grinta e la determinazione sono fondamentali nella vita e nello sport, che secondo me è un pò lo specchio della vita. La Pallavolo non è uno sport per tutti, bisogna lavorare, faticare, sacrificarsi, qualche volta si va giù ma poi si trova la forza di risalire. La grinta che cerco di trasmettere a loro è una cosa che si percepisce a pelle, è difficile non esserne travolti».
D: In palestra su cosa stai lavorando in particolare?
«Come ho già detto ho iniziato il lavoro cercando di creare un "gruppo" e rivedere la tecnica su tutti i fondamentali, inserendo il gioco di squadra. Questo è il pane quotidiano. In questo momento sto cercando di lavorare su un gioco un pò più spinto con schemi nuovi, per dare motivazioni sempre più forti alle ragazze e per prepararle a un cammino di crescita sia individuale che di squadra».
D: Cosa ti piace del cammino delle tue bimbe e cosa vorresti vedere di diverso?
«La cosa che mi piace di più e che mi ha dato più soddisfazione è il bellissimo gruppo che si è formato, sempre presenti agli allenamenti e la serenità e la voglia di fare e migliorare che finalmente vedo nei loro sguardi, la sincronia e la fiducia che si è creata, i loro miglioramenti. Di diverso vorrei vedere quella passione incondizionata che avevamo noi quando giocavamo, ma la vita è cambiata, i ritmi sono cambiati e sarà un'impresa difficile arrivarci, ma ci si prova fino in fondo. Un'altra cosa che vorrei da loro è quella di riuscire a riportare nelle partite ufficiali tutto il lavoro che facciamo in palestra, tutti i loro progressi che vanno oltre quello che hanno fatto vedere. Ma per questo ci vuole ancora un pò di tempo, devono acquisire sicurezza e determinazione».
D: Una vita, la tua, dedicata alla Pallavolo. Dicono che il Volley è lo sport dei "matti", un pallone per amico che tutti picchiano fino a vederlo schiacciato a terra...
Nostalgia o continuità ?
«Sicuramente come ho detto prima la Pallavolo non è uno sport per tutti, ci vuole tecnica e carattere e come hai detto te anche un po' di "follia".
Nostalgia? INFINTA. Per me la Pallavolo è stata una parte importante della mia vita. Mi ha insegnato molte cose: a volte belle, a volte meno belle, ma un bagaglio importante che mi porterò dietro per sempre. Giocare ad alti livelli mi ha dato moltissime soddisfazioni. Una crescita lunga e combattuta, l'orgoglio di aver fatto parte di una squadra che nel modificarsi negli anni è partita da una terza divisione fino ad arrivare in serie B. Continuità ? Non direi. E' stato più rimettersi in gioco sotto un'altra veste. Un'altra sfida che ti dà adrenalina pura. Anche perchè secondo me non è scontato che un  bravo giocatore possa uscire un bravo allenatore.
Ma se riesci a creare questa "COMBO" è un'avventura fantastica».                                                                   Â
D: E da ex giocatrice non può mancare il tuo consiglio per le più giovani
«Il consiglio che do sempre alle mie ragazze è quello di impegnarsi, e non mollare mai, di combattere per quello che desiderano perchè se ci credono davvero gli obiettivi diventano realtà .
Voglio Augurare alle bimbe che alleno di prendere da me la stessa serietà e la stessa grande passione per questo sport».