'Check up cognitivo e Benessere cerebrale' con Confartigianato

Confartigianato Grosseto in collaborazione con nomos e centro studi orsa insieme per un progetto di analisi e riabilitazione neurocognitiva rivolto agli anziani

Grosseto: Si chiama “Check up cognitivo e Benessere cerebrale", l’iniziativa nata per progettare e mettere in atto interventi rivolti alla presa in carico precoce e alla riabilitazione neuropsicologica di varia tipologia attraverso programmi di analisi e riabilitazione neurocognitiva.

Oggi si è tentuto un nuovo appuntamento di check up presso la sede di Confartigianato Grosseto in via Monte Rosa 30, dopo il quale verranno sviluppati i nuovi programmi di allenamento cerebrale delle persone coinvolte.Il percorso è completamente gratuito grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze ed è rivolto a persone ai primissimi livelli della malattia o, sane, ma con il dubbio di avere delle avvisaglie iniziali. L’intervento, gestito dalla Cooperativa Nomos, che ha messo a disposizione i propri professionisti, è progettato dal Centro Studi ORSA, associazione che raggruppa persone ed enti pubblici e privati, impegnati a realizzare progetti finalizzati allo studio e all’implementazione di azioni nel settore sanitario, socio-sanitario, sociale e ambientale. Il progetto rappresenta un vero e proprio allenamento cerebrale ed è già in atto per gli anziani che hanno partecipato nelle scorse settimane, sia a Grosseto che a Follonica, al check up cognitivo volto a valutare il funzionamento cognitivo ed il benessere sociale.


La demenza è uno dei problemi maggiori per la salute pubblica e per i sistemi di welfare del XXI secolo: 5,4 milioni di persone attualmente soffrono di demenza in Europa (Alzheimer Europe).

I malati cronici di demenza e Alzheimer in Toscana si stimano tra i 90mila e i 100mila, in Toscana abbiamo 3,7 milioni di popolazione e sull’area del Azienda USL Toscana sud/est abbiamo circa 819.000 residenti, quindi facendo una rapida proporzione i malati di demenza su questa area sono circa 20.000

Si stima che circa il 70% delle persone con Alzheimer siano curate in casa da un familiare che, al momento in cui giunge al massimo impegno, spende più di 10 ore al giorno per 365 giorni l’anno per l’assistenza al proprio caro, quindi accanto ai circa 20.000 malati abbiamo altri 14.000 familiari implicati e coinvolti nella gestione della malattia

“L'invecchiamento della popolazione e la necessità di trovare risposte ai bisogni di assistenza e di prevenzione ci hanno ancora più convinti a sostenere ogni progetto a favore del benessere dei nostri anziani e oggi, sempre più convintamente, sosteniamo le iniziative di Nomos. La nostra Associazione da tempo è impegnata in progetti legati al mondo del welfare e il progetto di assistenza domiciliare e familiare è stato il primo passo per prestare attenzione non solo ai nostri associati ma anche alle loro famiglie e alle loro problematiche”.
Mauro Ciani, segretario di Confartigianato Grosseto, spiega con queste parole la decisione di dare un concreto appoggio all’iniziativa realizzata da Nomos e aggiunge “Mi preme ricordare anche il nostro contributo, im questi anni, con donazioni di strumentazione tecnologica alla struttura ospedaliera del territorio; scelte che fanno parte della mission di Confartigianato, da sempre dedita ad occuparsi alle molte sfaccettature della nostra comunità”

Come già osservato da numerosi studi l’attività di sostegno e cura ad anziani fragili, in particolare se affetti da demenza anche lieve, se non adeguatamente supportata può provocare un peggioramento significativo della qualità della vita e della salute mentale e fisica del caregiver principalmente coinvolto, un familiare o un’assistente familiare, che sperimenta elevati livelli di tensione emotiva e psicologica, fino a diventare a sua volta una “seconda vittima” delle patologie invalidanti che colpiscono la persona con demenza, ed in quanto tale a sua volta bisognoso di assistenza.

Pertanto una maggiore e mirata formazione ai caregiver significa promozione della salute, miglioramento del benessere e minori costi socio-sanitari, in quanto si rinvia il momento in cui il ricovero può diventare indispensabile. Significa sviluppare le competenze, capacità e conoscenze dei formatori per ribaltarle sulle persone in formazione, creando un respiro circolare che avvolge anche le persone dementi da assistere.

Nomos è in grado, attraverso attività di sostegno, presa in carico e psicoeducazione di formare i caregiver sulle principali criticità provenienti dalla malattia, inoltre offre uno sportello di supporto e di orientamento nelle malattie neurodegenerative e cerebrali totalmente gratuito , aperto il lunedì dalle 14 alle 17:30 e il giovedì dalle 9:30 a 12:30 , l’accesso è gratuito ma con prenotazione su appuntamento , per appuntamento chiamare 3775545380

L’Alzheimer e le demenze, ad oggi, non si possono guarire ma sicuramente si possono individuare ai primi segnali soprattutto nelle forme iniziali. Questo permette di impostare fin dall’inizio un lavoro sul mantenimento delle capacità attraverso semplici esercizi specifici che possono andare a ritardare la comparsa dei sintomi più gravi e la prescrizione di terapie mirate che possono essere particolarmente efficaci nelle prime fasi di malattia.

La diagnosi deve essere fatta da specialisti come neurologi o geriatri, ma è utile anche un primo check up cognitivo attraverso percorsi che la Cooperativa Nomos mette a disposizione. Nomos, infatti, insieme a Confartigianato Grosseto propone un progetto gratuito di Check up cognitivo in un’ottica di prevenzione, il giorno 29 settembre presso la Confartigianato di Grosseto in via Monte Rosa 30. Attraverso una serie di brevi test sottoposti da neuropsicologi verrà fornita una prima valutazione del benessere cognitivo.