Tamponi strutture residenziali area Amiata Grossetana, Colline Metallifere e Grossetana

"14 residenze controllate e oltre 680 persone censite".

Grosseto: Tranne il caso di Villa Pizzetti a Grosseto sono negativi ospiti e operatori delle altre strutture per anziani e disabili controllate. Boldrini: “Nei prossimi giorni termineremo i controlli nelle Rsa, passeremo alle casa di riposo per autosufficienti e alle strutture della Salute mentale”.

Oltre 680 tamponi per verificare lo stato di salute degli ospiti e degli operatori di alcune residenze sanitarie per anziani e della residenza per disabili: “Stiamo portando avanti i controlli nelle strutture pubbliche e private dell’area socio sanitaria Amiata Grossetana, Colline Metallifere e Amiata Grossetana – spiega il direttore del Coeso Società della Salute Fabrizio Boldrini – e fatta eccezione per i casi positivi alla rsa Villa Pizzetti, già comunicati nei giorni scorsi, non ci sono nuovi casi di Covid-19”.

Sede Coeso.jpgUn dato confortante che fa ben sperare. Sono state controllate le rsa di Grosseto Villa Pizzetti e Ferrucci, di Arcidosso, Castel del Piano, Semproniano Scansano, Massa Marittima, Follonica, le tre strutture di Scarlino, le strutture di Piloni e di Roccastrada e la residenza per disabili “Il Sole” di Grosseto.

“Si tratta di un’operazione che ci ha permesso di controllare lo stato di salute di 680 tra ospiti operatori e che nei prossimi giorni proseguirà in altre strutture”, aggiunge Boldrini. Sono in programma, infatti, i controlli nella rsa “Rosselli” di Castell’Azzara, alla rsa “Le Sughere” di Casal di Pari (Civitella Paganico), alla rsa “Villa Gloria” di Grosseto e nelle ra, residenze per anziani autosufficienti, di Santa Fiora, Castiglione della Pescaia, Massa Marittima e Gavorrano. Complessivamente nei 20 comuni dell’area socio sanitaria sono oltre 700 gli anziani in residenza.

Dopo Pasqua i controlli riprenderanno nelle comunità e nelle strutture di cohousing della Salute mentale – aggiunge Boldrini – si tratta di 13 strutture e appartamenti dove vivono 59 persone e lavorano circa 50 operatori. Inoltre lo screening è previsto anche nelle strutture per senza dimora che sono rimaste aperte proprio per garantire la quarantena anche a chi non ha un tetto”.