Roccastrada, la minoranza abbandona il consiglio comunale

La Lega: “Documenti arrivati tardi e scarsa considerazione delle opposizioni. Serviva un gesto forte” Roccastrada: “Un gesto forte, ma necessario”. Così il gruppo consiliare della Lega Salvini Premier, con il capogruppo Ulderico Brogi e i consiglieri Paolo Pazzagli e Lorenzo Piras, spiega la decisione di abbandonare in apertura la seduta di ieri sera del consiglio comunale di Roccastrada insieme al resto della minoranza.

“Purtroppo – sostengono i consiglieri del Carroccio- la documentazione da studiare per il consiglio comunale ci giunge a ridosso dell’assise e questo ci crea problemi nella preparazione dei lavori e degli interventi. Per l’importanza di molti temi, che possono andare dalle variazioni di bilancio a scelte che hanno risvolti importanti nella vita della nostra comunità, vorremmo avere la possibilità di studiare gli atti e non di dover improvvisare, votare contro a prescindere o, peggio, semplicemente di fidarci di ciò che viene detto durante la seduta. Crediamo che questo non sia il giusto atteggiamento istituzionale nei confronti dei consiglieri di minoranza che, comunque, rappresentano circa la metà dei cittadini del territorio.

A poco, o nulla secondo noi, valgono le giustificazioni su un regolamento che ancora prevede la consegna a mano, a giustificare che il ritardato invio per mail è un piacere che si fa ai consiglieri, ammettendo anche che lo stesso si vuole modificare”. Una protesta che nasce anche dai ritardi registrati di fronte alle interrogazioni, peraltro urgenti datate 18 ottobre e 5 novembre, e alle mozioni presentate dalla minoranza. “Da tempo attendiamo risposte agli atti ufficiali depositati o la possibilità di poterli discutere in Consiglio– affermano Brogi, Pazzagli e Piras- Ad oggi regna invece il silenzio più totale, nonostante le nostre sollecitazioni ed un regolamento che indica tempi ben precisi che sono stati superati”. Da qui la decisione forte. “Fino ad oggi  - attacca la Lega- abbiamo cercato di avere un comportamento costruttivo e di confronto, dichiarandoci sempre aperti al dialogo, pronti a votare a favore delle decisioni che riteniamo giuste per il nostro territorio. Evidentemente – concludono i tre consiglieri- dopo essersene lamentato per anni, qualcuno preferisce gli scontri del passato più che la possibilità del confronto di idee che farebbe solamente bene al nostro territorio, pur restando le nostre differenti visioni politiche e  partitiche”.