Falusi: 'Raspini incontra il personale, ma a che titolo?'

Massa Marittima: Ci stiamo avvicinando al Natale e, come tradizione, arriverà sotto l’albero qualche sorpresa - dicono Fiorenzo Borelli Capigruppo Massa Comune, Daniele Brogi Capogruppo Lega, Daniele Gasperi segretario PCI Colline Metallifere - e non sarà certamente Babbo Natale a portarla ma il comune di Massa Marittima.

È infatti una costante quella delle nomine, sotto le festività, dei presidenti o forse, in questo caso, di un nuovo commissario per l’Istituto Falusi di Massa Marittima. Così è stato per il Poli e successivamente per il Brenci che, dopo sollecitazioni del Difensore Civico della Regione, sono stati nominati nell’ultima seduta dell’anno di consiglio comunale per il CdA.

Quest’anno non sarà così perché, a quello che è la situazione, non sembrano esserci candidature per il nuovo CdA anche perché probabilmente l’ordine di scuderia, tutto a matrice PD, ha dato l’indicazione anche a chi si voleva mettere a disposizione per guidare l’istituto, di non farlo per cui la nomina potrebbe riguardare la sostituzione del commissario forse con un nuovo commissario.

E proprio nella sede di Massa si è fatto nuovamente vivo il dott. Daniele Raspini che, a quanto ci risulta, ha riunito il personale di ruolo per rassicurarlo o forse intimorirlo sulle scelte ormai irreversibili che si prospettano per l’istituto.

Sarà lui uno dei nominati per il CdA o sarà il nuovo commissario? Il tempo ce lo dirà e forse Giuntini, prima della scadenza dell’anno, si degnerà di informare il Consiglio e i cittadini delle prospettive.

Intanto proprio venerdì scorso Raspini ha partecipato, non si sa a quale titolo se come consulente, volontario, esperto, dal momento che dirige una struttura a Figline, o altro, ad un incontro con il personale di ruolo dell’istituto e lì ha dato spazio alle sue competenze sciorinando quelle certezze proprie di chi, a servizio della politica di turno, ne è il detentore.

Tra queste, a quanto ci viene riferito, quella che le privatizzazioni o, come si usa nei linguaggi moderni, le esternalizzazioni, sono l’unica soluzione possibile alla grave crisi che attraversa il Falusi per cui ai dipendenti è stato rivolto un cordiale invito ad accettare la situazione perché tutto sarà più efficiente, funzionante e bello una volta che chi vince tra i soggetti in gara entrerà a gestire i servizi.

A chi invece ha posto domande inopportune e paventato eventuali problemi sul personale, sembra che la sua risposta sia stata certa e perentoria: in base ad un articolo, non si sa quale, c’è l’ipotesi del passaggio alla cooperativa del lavoratore, come se tutto fosse automatico e scontato ma soprattutto imposto.

Non solo facendo riferimento a Radio Falusi che poi scrive sui quotidiani solo per fare spettacolo, è stato altrettanto duro affermando che oltre agli articoli non c’è nulla, nessuna proposta, nessuna volontà di costruire anzi c’è voglia di distruggere.

Peccato che anche in questo caso le sue certezze si infrangono nell’ignoranza. Infatti il consulente, prossimo presidente, aiuto sindaco o PD o altro, non sa che da 4 anni di proposte ne sono state fatte a tutti i livelli ma chi governa preferisce esercitare più il ruolo di comando che quello di dialogo e non sono mai state considerate.

Emblematico è questo passaggio che dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, una gestione politica e istituzionale fallimentari alle quali si aggiunge un altro grave elemento rappresentato dallo scavalcare le organizzazioni sindacali andando a trattare o meglio a intimorire, direttamente i dipendenti e probabilmente lasciando alla politica e alle istituzioni il ruolo di ammorbidire e dividere le singole sigle sindacali giocando su altri tavoli e avanzando altre proposte per calmare le acque e raggiungere l’obiettivo.