La Lega contro Festambiente. De Martis: 'Le lotte intestine nel centrodestra un danno per Grosseto'

Grosseto: «Con la campagna elettorale - scrive Carlo De Martis, Capogruppo Lista Mascagni Sindaco nel Consiglio comunale di Grosseto - comincia la rincorsa per un posto al sole, e la Lega ha deciso di inaugurare la propria con un pesante attacco agli alleati di governo, minacciando di non votare la concessione del patrocinio oneroso a Festambiente perché portatrice di un’idea di società non conforme alla loro.

Fino ad ora lo scontro interno al centrodestra si era combattuto a suon di manifesti, con gli assessori impegnati a gareggiare a chi spendeva di più per tappezzare la città. Ora il livello si è alzato, e i danni che rischiano di essere arrecati alla nostra comunità cominciano ad essere ben più seri.

Comunque la si pensi, Festambiente da oltre trent’anni costituisce una delle (poche) eccellenze che Grosseto può vantare, “confermandosi una delle più importanti manifestazioni europee sull’ambiente” (così la delibera con la quale la giunta comunale aveva concesso il patrocinio lo scorso anno).
Un’iniziativa che produce cultura, porta turismo, valorizza le produzioni del territorio. Un’iniziativa che almeno per una volta all’anno fa rientrare Grosseto nei principali circuiti nazionali.

Impegnarsi per affossare un’iniziativa come Festambiente è indice dunque non solo di indifferenza verso le politiche ambientali e disprezzo per il pluralismo delle idee. E’ espressione di miopia politica, assenza di visione e disinteresse per il bene della comunità che si è chiamati ad amministrare. E’ la rappresentazione di quell’atteggiamento provinciale nel quale siamo stati precipitati in questi anni e che, non a caso, ci ha fatto scivolare agli ultimi posti per la qualità della vita.

Al tempo stesso è la sistematica mortificazione di una comunità che ha immaginato, costruito e fatto crescere luoghi, progetti, relazioni. A dispetto di un’amministrazione capace solo di prove muscolari volte a cancellare, tagliare e censurare.
Per primo toccò al Premio Monicelli, cancellato da Vivarelli Colonna all’indomani della sua elezione. Poi fu la volta dell’ISGREC, cominciando con i tagli ai contributi e finendo con lo sfratto. Ora ci provano con Festambiente.
Questi cinque anni di governo - conclude Carlo De Martis - portano con sé una sola nota positiva: che tra poco finiranno».