'Decreti nazionali deludenti. Aziende non possono aspettare, serve liquidità immediata e azioni d’emergenza. Stop burocrazia soffocante'

E’ il grido d’allarme che i rappresentanti del mondo economico e produttivo della Toscana hanno lanciato, in videoconferenza, ai Capigruppo del Centrodestra in Consiglio regionale Maurizio Marchetti (Fi), Elisa Montemagni (Lega) e Paolo Marcheschi (FdI), collegati dalla Sala Gigli del Palazzo del Pegaso

Firenze: “ Decreti nazionali deludenti. Le aziende non possono aspettare, serve liquidità immediata e azioni d’emergenza”. E’ il grido d’allarme che i rappresentanti del mondo economico e produttivo della Toscana hanno lanciato, in videoconferenza, ai Capigruppo del centrodestra in Consiglio regionale Maurizio Marchetti (Fi), Elisa Montemagni (Lega) e Paolo Marcheschi (FdI) collegati dalla Sala Gigli del Palazzo del Pegaso. Tre ore di audizioni d’urgenza con le categorie produttive, incontro avvenuto nel rispetto del distanziamento sociale e di ogni precauzione per evitare qualsiasi rischio di contagio da Covid-19.

“Le varie categorie economiche hanno apprezzato la tempestività con cui noi del Centrodestra ci siamo mossi. I decreti nazionali sono stati deludenti, il “bazooka” evocato da Conte ha sparato a salve. Il mondo che produce chiede con forza liquidità e finanziamenti a fondo perduto per finanziare investimenti.

Paolo Marcheschi consigliere regionale (1).jpgLe sospensioni o il ricorso all’indebitamento servono solo per pagare le tasse non per salvare le attività -spiega il Capogruppo di Fratelli d’Italia Paolo Marcheschi (Fdi)- E’ urgente far ripartire l’economia, ci hanno illustrato un panorama drammatico delle attività produttive toscane. Serve poi un concreto snellimento della burocrazia, è troppo complicata la procedura per ottenere il contributo per gli autonomi ma anche per presentare la domanda per cassa integrazione in deroga, siamo in assoluta emergenza i vincoli burocratici non devono aver ragion d’essere”.

“Annunciare liquidità senza renderla accessibile è sadismo politico. Chi produce ha bisogno certo dell’abbattimento delle imposte, noi ne chiederemo la cancellazione per il 2020, ma soprattutto ha bisogno che agli annunci seguano con agilità i risultati.

Maurizio-Marchetti.jpgPer questo serve una poderosa opera di sburocratizzazione e semplificazione che consenta a tutti accesso immediato alle misure -fa sapere il Capogruppo di Forza Italia Maurizio Marchetti- Niente imbuti, niente cavilli: le procedure alla lontana in questo momento portano alla morte soprattutto le imprese più piccole che costituiscono il tessuto connettivo dell’economia toscana.

Non solo nessuno va lasciato indietro: oggi tutti vanno sospinti avanti, oltre questa fase di emergenza. Vale per ogni settore, senza distinzioni. Il coronavirus deve cambiare gli approcci di chi governa, e servono sguardi e teste nuove per farlo”.

“Fra le problematiche del mondo economico reale e di quello virtuale, fotografato quest'ultimo dal Governo Conte -afferma Elisa Montemagni, Capogruppo in Consiglio regionale della Lega- c’è una profonda differenza ed ascoltando direttamente le categorie interessate, noi ce ne siamo resi perfettamente conto. Il loro è un appello garbato quanto deciso a sburocratizzare l’Italia e quindi la Toscana, perché il pesante macigno determinato da norme desuete e spesso farraginose, non può che essere un chiaro ostacolo, oltretutto in un momento così drammatico, visto il diffondersi del Coronavirus che, parlando della nostra Regione, sta avendo ed avrà, purtroppo, pesanti ripercussioni, ad esempio, nel fondamentale settore del turismo.

Le imprese, grandi, medie o piccole che siano, hanno bisogno assoluto di certezze, sia dal punto di vista finanziario che della programmazione, in vista di una Fase 2 che è ancora tutta da scrivere. Le troppe promesse o le elemosine di Stato non sono minimamente sufficienti a dare serenità a chi rischia seriamente di subire un tracollo da cui difficilmente riuscirà a riprendersi se le Istituzioni, a vario livello,non capiranno che il baratro si avvicina pericolosamente.

Mai come in questo drammatico periodo -conclude l’esponente leghista- le varie categorie commerciali hanno una vitale necessità di poter contare, dunque, su fatti concreti, ovvero dicesi liquidità, che si materializzino non in tempi biblici; il momento dei tentennamenti è scaduto, ora bisogna agire prontamente per ridare fiducia a chi, negli anni, l'ha riposta nello Stato”.
Sono stati invitati, dal Centrodestra regionale, gli organismi che intrattengono normalmente il confronto con la Commissione regionale Sviluppo economico e l’adesione è stata massiccia.

Hanno partecipato ben 16 sigle. Da Assidea a Confagricoltura, Confartigianato Piccola e Media Impresa, Confartigianato Toscana, Confesercenti, da Confindustria Toscana a Federalberghi, Fiavet Toscana, Fiba Balneari, Confprofessioni, Fipe Confcommercio, Ance Toscana, Uai Artigiani. Ed anche il Presidente dell’Ordine dei commercialisti di Firenze.