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'Oggi parliamo di…': 21 marzo la Giornata della memoria in ricordo delle vittime innocenti delle mafie
Rubrica settimanale di approfondimento culturale, storico, educazione civica, scuola e attualità. di Simonetta Baccetti
Il 1° marzo 2017, con voto unanime alla Camera dei Deputati, è stata approvata la proposta di legge che istituisce e riconosce il 21 marzo quale: “Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie”.
Parlare di mafia non è cosa facile, l’articolo di oggi vuole essere un modo semplice per ricordare tutte le vittime innocenti della mafia. Parlo semplicemente da genitore, da insegnante, da cittadina, e guardo al futuro della mia Nazione, dei giovani, con un unico messaggio che è quello dell’affermazione del bene collettivo, di un inno alla vita, alla giustizia, contro ogni mafia.
Che cosa è la mafia, il dizionario ci dice:
“Organizzazione criminale suddivisa in più associazioni (cosche o famiglie ), rette dalla legge dell'omertà e della segretezza, che esercitano il controllo di attività economiche illecite.”
La storia della mafia in Italia è rappresentata da fatti di sangue e stragi, che ha fatto tante , troppe vittime innocenti. Sappiamo tutti che la mafia non è solo questo, ma molto di più, la si può sconfiggere solo con la cultura della legalità, del giusto e del dovere.
Frasi di Giovanni Falcone:
- "Ci si dimentica che il successo delle mafie è dovuto al loro essere dei modelli vincenti per la gente. E che lo Stato non ce la farà fin quando non sarà diventato esso stesso un «modello vincente";
- "La mafia non è una società di servizi che opera a favore della collettività, bensì un’associazione di mutuo soccorso che agisce a spese della società civile e a vantaggio solo dei suoi membri".
Frasi di Paolo Borsellino:
- "Se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo";
- "La lotta alla mafia deve essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità”.
Oggi in tutto il Paese ci saranno iniziative per commemorare le vittime innocenti della mafia, ma quello che ci auguriamo tutti è che il 21 marzo non sia una data fine a se stessa, ma un impegno di tutti i giorni, nelle scuole, nelle università, in famiglia, per portare avanti i valori della legalità, primo antidoto contro le mafie e corruzione.