‘Oggi parliamo di...’: la chiesa di San Michele Arcangelo (Sassofortino)

Rubrica settimanale di approfondimento culturale, storico, educazione civica, scuola e attualità. di Simonetta Baccetti

Sassofortino  borgo  originario dell'epoca medievale, nasce tra la fine del XII ed all'inizio del XIV secolo alle pendici, del castello di Sassoforte.  La dedicazione a S. Michele della chiesa di Sassofortino, diversa da quella di Sassoforte, porta avanti l'ipotesi che il nucleo abitato esistesse già da prima dell'abbandono dell’antico insediamento fortificato. E’ con piacere che lascio la parola ad un esperto, un sassafortinese, che ci parlerà della Chiesa di San Michele Arcangelo,  Alessio  Caporali, architetto e storico dell’architettura, impegnato negli ambiti della ricerca storica e della valorizzazione del patrimonio.

alessio caporali - baccetti.jpg“Il borgo di Sassofortino ha origini medievali e il suo assetto urbano è frutto di un intervento di ampio respiro promosso dalla Repubblica di Siena nella seconda metà del XV secolo. Infatti, il governo senese, nel programma di più ampio respiro destinato al ripopolamento del Monte Sassoforte, promuove l’aggiornamento dell’abitato attraverso l’edificazione di nuove mura, l’assegnazione dei lotti per le case coloniche, la costruzione del palazzo pubblico e il restauro della chiesa. Durante i secoli successivi l’edificio religioso, legato al culto micaelico, è il riferimento per i fedeli ed è proprio qui che il beato padre Giovanni da San Guglielmo, figura di primo piano dell’eremitismo grossetano di inizio Seicento, inizia la sua opera di predicazione rivolta alle comunità della Maremma. In questo periodo storico la parrocchia di Sassofortino comprende anche altri luoghi culto: l’oratorio di San Bartolomeo, situato a poca distanza dal paese, l’oratorio di Santa Margherita, ricavato tra le mura dirute del castello di Sassoforte, un romitorio, con un podere annesso, e l’oratorio del Santissimo Nome di Gesù, quest’ultimo sede di una compagnia laicale dedita all’assistenza dei più bisognosi.  

rubrica bacc. 1.jpgNei primi decenni dell’Ottocento l’aumento graduale della popolazione spinge il parroco Fabbroni a nuove iniziative: nel 1806 è costruita la sagrestia e nel 1838, grazie al sostegno granducale, è ampliata la chiesa per accogliere il crescente numero dei fedeli. Nel 1897 un fulmine di inaudita potenza distrugge gran parte dell’edificio sacro e danneggia la canonica. Durante i lavori di restauro viene decisa la costruzione del campanile. La chiesa di San Michele Arcangelo è situata al margine del centro storico di Sassofortino ed è adiacente alla casa canonica; in posizione contigua all’abitazione del parroco è presente anche l’oratorio del Santissimo Nome di Gesù. rubrica bacc. 3.jpgL’edificio religioso, a pianta rettangolare, è a navata unica e il tetto è costituito da capriate lignee. Il fronte principale è contraddistinto da un paramento murario in blocchi di trachite finemente lavorati. Il portale principale è sormontato da una lunetta con il mosaico raffigurante Il Redentore; l’occhio, definito da una modanatura, favorisce l’illuminazione dell’interno. Se la facciata manifesta un linguaggio che richiama la cultura artistica neoclassica, il campanile neogotico, invece, sfoggia la sua eleganza e singolarità. Dentro alla chiesa è presente  la lapide in memoria di Sebastiano Bellettini, teologo e canonico a Grosseto.”

Ringrazio Alessio Caporali per il suo intervento. Sassofortino è un paese da visitare e da vivere. Dopo Sassoforte, è Sassofortino che dall’ alto osserva, consapevole di rappresentare un glorioso passato.