'La prossima settimana...': anche gli arbitri mangiano fagioli?

La prossima settimana ... rubrica di cronaca, attualità e molto altro, sui fatti salienti della settimana. di Raffaello Milani Questa settimana mi è rimasto tra i pensieri un fatto piuttosto recente che riguarda una “categoria” particolare… gli arbitri di calcio.

Visto che ho seguito questa attività per diversi anni ho particolare attenzione per i comportamenti delle giacchette nere soprattutto dentro al rettangolo verde ma stavolta hanno fatto scalpore per ciò che è successo al di fuori di quel maledetto rettangolo. Dopo la duodecennale gestione del sig. Nicchi ora siamo passati sotto l’egida del sig. Trentalange che si è presentato come innovatore in un periodo dove il dialogo e le spiegazioni ai giocatori sono diventati udibili a tutti visto l’assenza del pubblico negli stadi.

arbitri var.jpgIl VAR, le novità, i continui cambiamenti dei regolamenti non hanno certo facilitato l’iterazione con i giocatori anche se il VAR avrebbe avuto questo intento. Ma oggi si sono evidenziate altre situazioni che esulano del tutto dall’ambito sportivo e ricadono in quello giudiziario. In un mondo dove l’approfittarsi di tutto e di tutti è quasi lo sport nazionale mi sarei aspettato che dopo gli scandali di calciopoli almeno questa classe arbitrale si distinguesse per l’essersi lasciato alle spalle bassezze di tutti i generi ma mi sbagliavo ed è di ieri la notizia di una indagine su alcuni arbitri che avrebbero taroccato le proprie provvigioni.

Se pensiamo che spesso chi arbitra in serie A percepisce una buona prebenda incentivata dai premi partita e bonus sentire che qualcuno ha lucrato sui biglietti dei treni o su altri rimborsi spese davvero è deprimente come i più biechi approfittatori. Ora mi domando sarà questo il coperchio di un più grande vaso di pandora dove dentro ci sono altri guazzabugli più grandi? Spero proprio di no perché il calcio italiano e la classe arbitrale non ne hanno davvero bisogno.

trentalange aia roma.jpgGuardandola poi dal di fuori ho sempre sostenuto e che la classe arbitrale italiana al livello tecnico non sia eccelsa è da molto che lo sostengo e purtroppo da Collina in poi non c’è stato un direttore di gara che si elevasse sopra la media. Ora con l’avvento di Trentalange i buoni propositi di risistemare un settore che deve essere un fiore all’occhiello è d’obbligo. Cominciare quindi da dentro è il minimo che si deve fare per ridare nuovo slancio ai giovani farli crescere a livello tecnico per creare sei muovi Collina è questo a cui si dovrebbe mirare. Mi viene in mente quando è iniziata l’era VAR dove i primi a non accettarla furono proprio i più anziani, si fa per dire, è già da li che si doveva capire quanto fosse importante dare il via ad un ringiovanimento puntare sui nuovi piuttosto che rimanere ancorati a chi, tipo Orsato, hanno dato ed ottenuto tanto nella loro carriera.

Invece i pochi nuovi arrivati hanno subito imparato le orme dei loro predecessori commettendo errori pacchiani e usufruendo dell’aiuto tecnologico a fasi alterne e solo dopo eventi particolari. Dall’indagine in corso sembrerebbe emergere inoltre anche altre irregolarità proprio nella gestione dei nuovi arrivi che sembra, ma non è certo, siano stati, alcuni, un po’ “guidati” a scapito di altri, nonché nello stilare le graduatorie di merito all’interno della stessa categoria. Spero solo che siano delle fake-news altrimenti il livello sarebbe proprio caduto non in basso. ma molto molto peggio.

Vediamo ora cosa succederà la Prossima settimana!

Il nuovo corso Trentalange deve avere come obiettivo far rinascere la categoria e forgiare giovani che emergano a livello internazionale. Non sarà facile emulare le gesta del buon Pierluigi il top per molti anni, ma già il fatto che si voglia fare pulito dalla base è sinonimo di un buon passo avanti. Per troppo tempo la classe arbitrale è stata nell’occhio del ciclone per presunti timori reverenziali verso le big, ebbene l’unico sistema per evitare questo marchio è volare più alto essere preparati tecnicamente e fisicamente ed avere testa per sopperire alle difficoltà che si presentano. Ma soprattutto non cadere più nei tranelli stile Rolex, o altre regalie degli anni passati, ed oggi invece son finiti, sembrerebbe, a taroccare scontrini e rimborsi spese. Questo sarà un bel punto di partenza per ridare lustro ai nostri fischietti

Buona settimana e al prossimo evento, intanto aspetto i vostri commenti.