La stella Polare sta sempre ferma nello stesso punto del cielo. Perché?

di Piero Pecoraro Questa stella nella storia dell'uomo è stata molto importante e determinante per lo sviluppo della civiltà. Infatti sotto la sua maestosa immutabilità si sono succedute e avvicendate esplorazioni e navigazioni lungo il mare e sulla terra, indicando la rotta ai coraggiosi esploratori .

La sua caratteristica peculiare è il suo permanere nello stresso punto del cielo per un certo arco di tempo.
La Stella Polare la vediamo immobile perché si trova sul prolungamento dell'asse terrestre. Per fare un esempio è un po’ come essere sotto un ombrello sulla cui stoffa siano dipinte le stelle. La polare si trova esattamente dove la punta dell’asta del manico incontra la tela. Se facciamo ruotare l'ombrello tutte le stelle gireranno, mentre la Polare resterà immobile.


Dunque una astro che è collocato sul prolungamento dell'asse terrestre ruota intorno a se stesso. Ma la rotazione di una macchiolina bianca sulla sfondo del cielo non è percettibile. Ma tutto ciò è semplicemente apparente, infatti Ursa Minoris (Stella Polare) è dislocata di approssimativamente 45' (primi d'arco) dal Polo Nord Celeste.

Ma questa distanza tende a diminuire col trascorrere dei secoli, tanto ché nel 2095 raggiungerà la minima distanza dal Polo Nord Celeste, (27') poi tornerà ad allontanarsi da esso. Da ciò si evince che l' immobilità così maestosa della polare non è tale , ma che anche essa si muove (come tutte le stelle del cielo del resto), infatti come visto descrive una piccola orbita di raggio minimo intorno al PNC.

Questo avvicinamento all'asse celeste e il successivo allontanamento sono dovuti alla precessione degli equinozi.