Balneari. 'Riaperta la trattativa'

Il presidente del Sib Confcommercio di Grosseto alla manifestazione a Roma

Grosseto: Anche i balneari della provincia di Grosseto hanno preso parte al sit in di protesta indetto dal Sib, Sindacato Italiano Balneari Confcommercio, che si è svolto davanti alla sede del Ministero dello Sviluppo Economico a Roma e che ha visto la presenza di oltre trecento imprenditori del settore, provenienti da tutta Italia.

La manifestazione si è svolta in contemporanea con l’incontro indetto dal ministro Massimo Garavaglia con i rappresentanti delle Associazioni di categoria al fine di illustrare i contenuti della riforma a cui intende lavorare il governo Draghi e che potrebbe arrivare già al termine di gennaio.

Quest’ultima potrebbe addirittura accelerare i tempi previsti per la riassegnazione delle spiagge tramite gare pubbliche, da espletare entro “dicembre 2023”, sulla base della recente e clamorosa sentenza del Consiglio di Stato.

“Siamo sempre più preoccupati di ciò che sta succedendo, per questo è stato importante andare a Roma per portare le nostre ragioni – spiega il presidente Sib Confcommercio Grosseto Daniele Avvento – in particolare per chiedere lo spostamento della data del 31 dicembre 2023. E’ una questione di diritti, vitale per le nostre imprese, intese come fonte di reddito per tante famiglie e, al contempo, come una delle componenti fondamentali del nostro sistema turistico. Non possiamo permettere che la storia di così tante piccole imprese possa essere spazzata via in un secondo. Non possiamo permettere che delle multinazionali si impossessino delle nostre spiagge. Oltretutto, con le immense problematiche che ci sono adesso da affrontare a causa dell’emergenza pandemica, non capiamo come la questione delle concessioni demaniali possa essere considerata una urgenza o una priorità. E’ doveroso che il Governo condivida almeno i punti per noi fondamentali di una eventuale riforma”.

Un primo importante risultato è stato raggiunto, con la riapertura di un dialogo con le imprese, il quale il Sib vorrebbe che si trasformasse in un vero e proprio tavolo con le associazioni di categoria.

“Alle imprese dovranno essere riconosciute le peculiarità degli stabilimenti – concludono dal Sindacato Balneari Confcommercio - gli investimenti fatti, il valore delle attività, le nostre professionalità e competenze. Non dimentichiamoci mai che se si andrà avanti nella direzione tracciata dalla sentenza, si potrebbe mettere in serio rischio non solo un comparto produttivo, ma l’intera qualità della balneazione italiana attrezzata, fiore all’occhiello del turismo del Belpaese, oltre che mettere in pericolo tantissimi posti di lavoro”. Avvento conclude citando le parole del presidente Antonio Capacchione. “Come dice sempre il nostro presidente Sib, come associazione di categoria continueremo a fare di tutto e anche di più per salvaguardare i nostri sacrosanti diritti, calpestati dalla decisione del Consiglio di Stato”.