Installatori, con il nuovo decreto legislativo si rischia un passo indietro di 8 anni

Ciani: "Chiediamo semplificazione e non nuovi lacci".Grosseto: “Nuovi percorsi tortuosi in arrivo e  nuove difficoltà per gli artigiani che avrebbero bisogno di supporto e non di altri ostacoli ”.  Mauro Ciani segretario di Confartigianato Grosseto non risparmia di puntare il dito contro il  decreto legislativo 199/2021, con cui l’Italia ha recepito la Direttiva 2018/2001/UE sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili.

“Questa volta ad essere presi di mira sono gli installatori – spiega – tant’è che stiamo tornando alla normativa di 8 anni fa e stiamo complicando il percorso di chi vuole esercitare l’attività dell’installazione di impianti da fonti rinnovabili. La linea che si  intende intraprendere  crea confusione e vanifica gli investimenti in formazione fatti da migliaia di imprenditori. Coma Associazione e portavoce degli  installatori di impianti, riteniamo infatti che il suddetto  decreto legislativo avrebbe dovuto semplificare il quadro normativo in cui operano gli imprenditori, quanto emerge dal decreto lo complica invece ancora di più, con disposizioni che hanno valore retroattivo addirittura dal 4 agosto 2013  creando un ingiustificato doppio binario per il riconoscimento della qualifica di installatore FER.

In questo delicato momento economico,  dove ancora tante sono le incognite sul futuro e le difficoltà con le quali le piccole e piccolissime imprese artigiane devono lavorare, ci  aspettavamo  venisse chiarito il pasticcio normativo che intralcia da anni le nostre attività. Invece è accaduto  proprio il contrario:  ancora una volta sono venute meno le nostre richieste di semplificazione e si aumentano i lacci e lacciuoli.  In poco meno di un anno – aggiunge il segretario -  siamo passati da una buona legge che delegava il Governo a semplificare la materia, a questo decreto che riporta indietro di 8 anni la normativa riproponendo un clamoroso errore nella procedura. Una discriminazione, a dir nostro,  nei confronti di imprenditori che avrebbero il diritto di vedersi riconoscere la dignità del proprio mestiere, e non recependo la disposizione contenuta nel cosiddetto Decreto Semplificazioni che aveva previsto a partire dal 1 gennaio 2022 l’inserimento in visura camerale dei titoli di qualificazione degli installatori FER.

Come Confartigianato – conclude Mauro Ciani  - chiediamo con forza  che a questi errori si ponga rapido rimedio con una modifica normativa per abrogare la nuova disposizione del Decreto legislativo 199/2021 e scrivere finalmente norme chiare e semplici per disciplinare queste attività"