DifesAttiva all’assessore Saccardi: 'Inaccettabile affermare che i cani da protezione sono pericolosi e i ricoveri notturni un danno'

Grosseto: “Non ci stiamo a sentirci dire da un assessore della Regione Toscana, che dovrebbe aver ascoltato tutte le campane, che i cani da protezione sono pericolosi e che i ricoveri notturni sono un danno”.

Questa la risposta di DifesAttiva, l’associazione di allevatori che utilizzano strumenti di prevenzione contro gli attacchi dei predatori, all’intervento dell’assessore Stefania Saccardi.

“I ricoveri notturni li abbiamo chiesti noi più di venti anni fa – spiega Francesca Barzagli, presidente di DifesAttiva - per poter dormire la notte e, spesso, ce ne siamo fatti carico a nostre spese come da regolamento e secondo precise indicazioni fornite proprio dalla Regione Toscana e dai suoi tecnici.

Francesca Barzagli DifesAttiva.jpegUn ricovero notturno non adeguato è un problema; usare gli strumenti di prevenzione in maniera superficiale è un problema; dimenticare il passato in cui si è cercato di convincere gli allevatori a usare i cani è un problema. E noi non ci stiamo, non accettiamo di sentirci dire che invece il problema sono i cani da protezione. Così facendo la Regione Toscana fa un grande passo indietro riguardo ai metodi di prevenzione”.

L'associazione DifesAttiva ricorda che la Regione Toscana ha imposto gli strumenti di prevenzione, anni fa, e gli allevatori li hanno adottati, impegnandosi quotidianamente per migliorare sempre più: "Certo è - ricorda DifesAttiva - che l’allevamento di un cane da protezione non è semplice e deve essere fatto seguendo delle indicazioni precise, così come non si mettono giù due reti senza criterio per poi chiamarlo ricovero notturno".

“I cani sono lo specchio di chi li alleva – sottolinea Luisa Vielmi, tecnico di DifesAttiva - e delle situazioni che vivono quando non si ha il rispetto del lavoro che fanno. Perché i cani stanno lavorando e non sono a passeggio per i campi che, ribadiamo, sono proprietà privata. Il turismo c’è, infatti, grazie anche al lavoro di gestione e tutela del territorio fatto dagli agricoltori che ha permesso di dare vita agli agriturismi. Anche per questo non possiamo tollerare che il lavoro fatto con sacrificio dagli allevatori in tutta la Regione venga sminuito in questo modo, proprio da un assessore della stessa Regione che adesso dice che gli strumenti di prevenzione non funzionano. Bene, da domani i cani da protezione che qualcuno dice essere pericolosi ve li restituiamo e i ricoveri notturni li lasciamo aperti in modo da farvi capire cosa significa buttare alle ortiche tutto il lavoro fatto con sacrificio!”.

“Invitiamo l’assessore Saccardi a fare una passeggiata tra i cani da protezione delle nostre zone – conclude Barzagli – e a degustare i prodotti di una terra, quella grossetana, senza più pascoli né la forza di affrontare l’aumento del costo delle materie prime. La Regione Toscana deve darci gli strumenti per difenderci e non solo prometterci i soldi per lo smaltimento delle carcasse, perché così si cura il danno senza dare agli allevatori uno strumento di difesa adeguato. E quindi facciamo all’assessore Saccardi a nome di tutti gli allevatori, della provincia di Grosseto e del resto d’Italia, che in questi anni ci hanno chiesto aiuto, una domanda: se gli strumenti di prevenzione non funzionano più, cosa dobbiamo fare per difendere le nostre greggi?”.