Emergenza: Le predazioni non si fermano neanche davanti al Covid 19

Grosseto: La presidente del comitato Pastori d’Italia, Mirella Pastorelli ha appreso con grande rammarico che l’allevatore Nicola Musina, il benefattore che in prossimità della Pasqua aveva donato 30 agnelli, da distribuire tra le persone indigenti causa coronavirus, ha subito una predazione, con dati raccapriccianti sei pecore morte e due in fin di vita.

L’allevatore sfiduciato e disperato per le continue perdite di guadagno, dovute ad attacchi e ad il sottocosto dei prodotti legati alla pastorizia, riferisce alla presidente che non ha la possibilità di assumersi altre spese, pertanto i costi della rimozione e dello smaltimento delle carcasse non se lo può permettere.

Afferma che al momento le carcasse rimarranno sul territorio dove sono state predate. Alla luce di tali affermazioni la presidente rinnova l’ennesimo appello all’assessore regionale, Marco Remaschi, affinché depositi presso i comuni i container, per depositarvi le carcasse che a loro volta dovranno essere smaltite dalla regione stessa, essendo il lupo un animale protetto dallo Stato Italiano.

Considerando i forti disagi che stanno vivendo gli allevatori la presidente ribadisce all’assessore Marco Remaschi che gli allevatori non voglio assistenzialismo, bensì risposte concrete come la realizzazione in breve tempo di tale richiesta.