Fondi europei, la Toscana centra ancora l’obiettivo: virtuosa su impegni e spesa certificata

di Walter Fortini

Firenze: Anche nel 2021 la Toscana centra e supera l’obiettivo fissato dall’Europa sull’impiego delle risorse Fesr, ovvero il fondo europeo per lo sviluppo regionale che si rivolge alle imprese, per sostenerne crescita, innovazione e competitività, e al territorio, a vantaggio della sostenibilità ambientale e della valorizzazione della coesione sociale.

Il Comitato di sorveglianza, che si è riunito ieri ed è stato presieduto dal presidente Giani, ha fatto il punto, al 31 ottobre 2021, sullo stato di attuazione del programma finanziato dal Fesr e la spesa certificata è risultata pari a 456,9 milioni di euro L’obiettivo indicato dall’Europa per il 31 dicembre 2021 era 384,9 milioni, ampiamente dunque superato.

“Storicamente la Toscana si trova nel gruppo di testa tra le regioni in Italia quanto all’uso dei fondi europei – sottolinea il presidente della Toscana, Eugenio Giani - In passato abbiamo speso anche risorse avanzate ad altri e che sono state poi rimesse in circolo. I numeri dell’ultimo bilancio ci collocano di nuovo tra i primi posti”.

Per tutto il settennato 2014-202 il programma finanziato con il Fesr vale in Toscana 779 milioni e, grazie all'overbooking, gli impegni sono stati addirittura superiori, par a 885 milioni e 200 mila euro. Di questi sono già stati effettuati pagamenti per 511,2 milioni, mentre la spesa pubblica certificata è per l’appunto di 456,9 milioni. In tutto sono stati finanziati 12.504 progetti.

Le risorse del Fesr hanno avuto un ruolo chiave pure nel contrastare gli effetti dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19: per questo sono stati riprogrammati impegni per 154,7 milioni (sostegni alle attività economiche, ma anche sanità, istruzione e formazione), già destinati per 140 milioni e 100 mila euro e con cui sono stati finanziati 4.774 diversi progetti.

Il comitato è già al lavoro sul settennato 2021-2027: il percorso che dovrà portare all’elaborazione del programma è stato condiviso con la Commissione europea e con le amministrazioni centrali. La proposta sarà inviata formalmente alla Commissione successivamente alla notifica dell’accordo di partenariato Italia.