25 novembre, Nardini: 'Uniti contro la violenza sulle donne'

"Fondamentale educare i giovani" di Antonio Cannata

Firenze: “Siamo tutte e tutti uniti contro la violenza sulle donne. Un fenomeno, una piaga, un dramma su cui non è possibile nessuna sottovalutazione e verso il quale abbiamo il dovere di tenere alta l’attenzione ogni giorno dell’anno”.

È il messaggio che in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne l’assessora alle pari opportunità Alessandra Nardini lancia da San Miniato (Pi), dove ha partecipato alla cerimonia di intitolazione “Piazza vittime del femminicidio” dell’area in cui nel 2018 venne trovato il corpo di Elisa Amato, uccisa per mano dell’ex fidanzato. Alla cerimonia, organizzata dal comune di San Miniato in collaborazione con la commissione pari opportunità, erano presenti i familiari di Elisa assieme ai rappresentanti dell’amministrazione comunale di Prato, della Diocesi locale, dei Centri antiviolenza Frida di San Miniato e La Nara di Prato, delle forze dell’ordine, delle studentesse e degli studenti dell’It Cattaneo.

Nel ringraziare il padre, la madre e la sorella di Elisa per la loro partecipazione, Nardini ha ricordato come “quel momento così drammatico è ancora vivo nella memoria di tutte e di tutti” e sottolineato che contro la violenza sulle donne “è doveroso l'impegno, ancora più forte, delle istituzioni, a tutti i livelli".

“Come Regione Toscana – ha aggiunto l’assessora - siamo al lavoro su più fronti. In primo luogo nel supporto alle reti antiviolenza, al codice rosa, ai centri antiviolenza e alle case rifugio, che ringrazio per il prezioso lavoro di sostegno alle donne nel percorso di uscita dalla violenza.
Da questo punto di vista sappiamo quanto sia importante promuovere il loro reinserimento lavorativo, e in Toscana lo facciamo grazie alla sinergia tra centri per l'Impiego e xentri antiviolenza, affinché le donne tornino libere e autonome, anche dal punto di vista economico, e possano ricostruirsi una vita per se stesse, per le proprie figlie e i propri figli".

Centrale per Nardini è la cultura di fondo che permea la società: “Il nostro impegno punta anche a una grande azione di cambiamento culturale, perché questa è una battaglia che si vince su questo campo, a partire dalle giovani generazioni”. “Su questo aspetto sono fondamentali l'impegno delle famiglie e – ha evidenziato l’assessora - quello della scuola che deve essere per eccellenza luogo di parità, di uguaglianza, di rispetto e di non discriminazione. Partiamo da lì per educare bambine e bambini, ragazze e ragazzi e costruire finalmente una società libera dalle violenza”.

La cerimonia in programma a San Miniato è stata una degli appuntamenti che scandiscono l’agenda dell’assessora Nardini per questa giornata del 25 novembre.

Alle 9.30 Nardini era stata a Cascina (Pi), dove in corso Matteotti la Pubblica Assistenza ha organizzato l’iniziativa “Fiocchi rossi contro la violenza di genere”. Poco dopo, in videoconferenza, ha portato i saluti istituzionali al convegno "La voce delle donne nel calcio", organizzato al centro tecnico di Coverciano dal Museo del Calcio, con Ussi Toscana, sull’uso attento delle parole e alla comunicazione nel calcio, a cui ha partecipato anche Paola Alberti, mamma di Michela, vittima di femminicidio.

La giornata è proseguita all’ospedale Cisanello di Pisa per l’inaugurazione della panchina rossa nel giardino antistante l’ingresso principale, promossa dall’Azienda ospedaliero universitaria pisana, e per un intervento al confronto dal titolo “Il colore delle parole”, organizzato dal comitato unico di garanzia dell’Aoup in collaborazione con la rete aziendale Codice rosa e Bollini rosa. Infine, nel pomeriggio, seconda tappa a Cascina per l'iniziativa del comune insieme all’associazione ‘La maglia del cuore di Megghy’, in collaborazione con ‘Colore Donna’.