Violenza di genere: presentato ‘Preludio’, cortometraggio contro il femminicidio

Il film è un invito a prendere coscienza del fenomeno che ha numeri sempre più drammatici. Il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani: “Bisogna sensibilizzare su quello che è diventato il problema dei problemi della nostra società”. La consigliera Monia Monni: “L’80 per cento delle donne non denuncia; dobbiamo diffondere la visione di questo film per dare loro il coraggio di farlo”.

Firenze: “Il cortometraggio che presentiamo è un omaggio alle donne che sono rimaste vittime di femminicidio e a quelle che si trovano ad affrontare situazioni di violenza fisica e psicologica nell’ambito di rapporti malati. Ed è, per questo, un atto di sensibilizzazione sul problema dei problemi della nostra società contemporanea: la violenza di genere”. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, intervenendo alla presentazione di “Preludio”, cortometraggio realizzato da Stefania Rossella Grassi e Tommaso Scutari, che è stato presentato oggi nella sala Barile del palazzo del Pegaso. E infatti l’obiettivo dell’opera, alla quale hanno dato volto e voce attori italiani e internazionali di grande spessore artistico, è quello di dare un messaggio di speranza e mettere in guardia le donne che, scegliendo di lasciare il proprio compagno, si trovano ad affrontare l’ossessione e il rifiuto dell’uomo, troppo spesso preludio al femminicidio.

“La delicatezza e la poeticità di ‘Preludio’ arrivano con forza allo spettatore, più che se avesse mostrato scene cruente. È uno strumento di denuncia e riflessione sulla violenza sulle donne che è utile e necessario diffondere in ogni luogo”, ha affermato la consigliera regionale Monia Monni,  ricordando che in Italia, così come in Toscana, l’80 per cento delle donne vittime di violenza non sporge denuncia alle autorità. “Diffondere questo messaggio è anche un invito a tutte le donne a trovare il coraggio di denunciare gli abusi che subiscono” ha aggiunto Monni.

La consigliera, citando il Report 2019 “Questo non è amore” della Polizia di Stato, ha ricordato che nell’82 per cento dei casi, chi fa violenza su una donna non bussa ma ha le chiavi di casa. Il fenomeno della violenza tra il 2016 e il 2019 è cresciuto del 3 per cento e nel 2019 le donne rappresentano il 34 per cento delle vittime di omicidio. Il 74 per cento degli omicidi contro le donne sono stati compiuti da uomini italiani e in sei casi su dieci si tratta del partner o dell’ex partner.

Nella nostra regione, ha ricordato ancora Monni citando l’Undicesimo rapporto sulla violenza di genere in Toscana 2019, dal 2006 al 2018 si sono registrati 113 femminicidi, di cui 5 nell’ultimo anno. Nello stesso periodo, si sono contati 40 cosiddetti “orfani speciali”, un dato che mette in luce il dramma dei minori coinvolti nel fenomeno e che diventano vittime a loro volta. Altro dato allarmante: ogni giorno in Toscana 10 donne si rivolgono ai centri anti-violenza e in dieci anni le vittime sono più che raddoppiate (erano 1.761 nel 2009/2010 e 3.539 nel 2018/2019). Dal 2013 al 2019 l’accesso ai pronto soccorso con il codice rosa sono stati 14.133, di cui 1.622 riferiti a minorenni. La consigliera ha poi ricordato la rete toscana che offre un aiuto concreto alle donne: sono attivi 24 centri anti-violenza e 21 case Rifugio con 136 posti letto. “Un dato significato – ha concluso – è quello che mette in risalto l’instabilità economica delle donne come elemento frenante nella decisione di sporgere denuncia”.

La regista Stefania Rossella Grassi ha parlato della sua opera come di un “segnale di solidarietà verso le donne che attraversano un momento buio della loro vita” e di “un progetto la cui intenzione non è quella di tirare un pugno nello stomaco a chi guarda, ma di offrire un momento di riflessione e di confronto”. Per questo motivo il cortometraggio è stato donato, grazie anche alla volontà del cast di attori e attrici, alle associazioni che lavorano al contrasto alla violenza sulla donne.

Per Diana Palomba, presidente di Féminin Pluriel Italia, “il film è lo spunto e l’opportunità per parlare del fenomeno e la nostra intenzione è quella di farlo vedere nelle scuole, perché è necessario educare per prevenire le ossessioni che portano al femminicidio”.

Un invito a “lottare tutte unite contro ogni forma di violenza” è stato lanciato anche da Demetra Hampton, una delle attrici del film, che tutti ricordano per aver dato le sembianze alla Valentina dei fumetti di Guido Crepax. Un invito che il club manager della Fiorentina, Giancarlo Antognoni, nel ruolo di testimonial, ha raccolto: “Le statistiche che ho ascoltato fanno vergognare di essere uomo, ma se combattiamo tutti insieme i risultati positivi arriveranno sicuramente”.

Nel film, a interpretare l’ossessione maschile è Alessandro Haber; le altre voci narranti e gli altri interpeti sono: Isabella Rossellini, Franco Nero, Anna Kanakis, Alessio Boni, Daniela Giordano, Corinne Clery, Serena Grandi, Demetra Hampton, Elisabetta Pellini, Corrado Solari, Karla Gascon, Holly Irgen, Youma Dakite, Ermelinda Maturo, Barbara Kal, Martina Marotta.