Protezione civile: la norma regionale sarà adeguata al Codice nazionale

La Regione intende salvaguardare l’assetto organizzativo attuale e prevede perciò, destinando allo scopo un contributo economico specifico, un ruolo attivo delle Province.Firenze: Adeguare l’attuale legge regionale alle disposizioni del Codice di Protezione civile nazionale, ridefinendo l’assetto organizzativo regionale del settore così da salvaguardare il ruolo delle Province. È l’obiettivo di fondo della proposta di legge sulla Protezione civile regionale illustrata questa mattina in commissione Territorio e ambiente, presieduta da Stefano Baccelli.

Il ruolo delle Province, come hanno spiegato i tecnici della Giunta regionale, non è espressamente previsto dalle disposizioni del Codice nazionale, ma risulta necessario salvaguardarlo, per mantenere il più possibile inalterato il modello organizzativo e funzionale della Protezione civile regionale. Secondo la Giunta, infatti, l’assetto organizzativo provinciale è un valore aggiunto per la determinazione della pianificazione, della gestione dell’emergenza e della post emergenza; inoltre è determinante per la formazione del personale di Protezione civile e la raccolta dati. Per consentire alle Province di svolgere questo ruolo, la Regione prevede un contributo economico specifico.

La proposta di legge non entra nello specifico delle questioni organizzative e riguardo agli ambiti ottimali previsti dal Codice nazionale, funzionali a migliorare l’organizzazione del settore, rinvia a successive deliberazioni.

La nuova normativa prevede la costituzione di un Tavolo dei rapporti istituzionali per la Protezione civile, composto da rappresentanti delle Prefetture nonché delle strutture operative statali, regionali e locali, nel rispetto dello specifico ruolo in materia che il Codice nazionale attribuisce ai prefetti.

Infine, la legge disciplina le disposizioni per la gestione delle emergenze di protezione civile a seconda dei vari stati di emergenza e introduce la possibilità, novità prevista dal Codice nazionale, di poter procedere alla mobilitazione del sistema di Protezione civile regionale prima del verificarsi dell’emergenza vera e propria, così da aumentare il livello di tempestività dell’intervento. Inoltre, vengono disciplinati gli interventi per la ripresa delle normali condizioni di vita nelle aree colpite da eventi calamitosi e gli interventi di natura finanziaria, in analogia a quanto disposto nel Codice per le emergenze di rilievo nazionale. Le procedure di intervento regionale sono ispirate al principio di celerità e semplificazione dell’azione.

Nella fase di definizione del testo della proposta di legge, che sarà oggetto di esame e votazione da parte della stessa commissione nelle prossime sedute, la Giunta ha attivato un tavolo di confronto con l’Unione delle Province della Toscana (UPI) e con l’associazione dei comuni regionale (ANCI) e incontri con i comitati provinciali delle associazioni del volontariato.