Il Grey Cat Festival chiude in bellezza con Sara Battaglini

di David Franchi Scansano: Il concerto di Sara Battaglini chiude in bellezza il Grey Cat Festival, alla Cantina Vignaioli. Il progetto “Vernal Love” di Sara Battaglini era l’ultimo evento della 41a edizione del Grey Cat Jazz Festival e si è svolto nella bella cornice della Cantina Vignaioli del Morellino di Scansano.

Uno spettacolo coinvolgente, in cui il gruppo di ottimi musicisti ha saputo ben supportare la Battaglini - cantante e autrice dei brani. Questo lavoro è dedicato ad un luogo di equilibrio, che si sviluppa in un senso di assenza, dove non si cresce, ma è piacevole.

Il concerto era la presentazione di “Vernal Love” un concept album di recente uscita di Sara Battaglini, che spiega:”Sì, assolutamente: io scrivo così. Per me è difficile scrivere pezzi indipendenti che non abbiano un messaggio, o comunque un’identità, che li avvolge tutti. Cerco di raccontare una storia, o comunque sia, qualcosa che mi appartiene, per me è possibile dividerli in scompartimenti. E’ un concept che racconta di questa bolla, questo luogo, che non so neanche io descrivere, molto personale. Qualcosa per me bella, e come tutte le cose belle, molto intime, molto delicate, rischiano di ferire. Tutto il disco è fondato sull’amarezza e sulla leggerezza, cioè un equilibrio tra opposti, tra contrasti. E quindi a livello d’immagine, di disegno ha qualcosa di un limbo di una zona da cui non si riesce a andare via, perché comunque si ama. E’ un disco dove io parlo di amore, non sentimentale, ma una cosa totale, ma allo stesso tempo si vorrebbe andare via. E’ un po’ un contrasto, ma io sono un contrasto (ride)”

I brani presentati sono stati tutti presi dall’album “Vernal Love”, a parte il bis finale una cover di Bon Iver, “Hey Ma”. Tutti i testi erano in inglese. La musica un misto di indie, jazz, con influenze rock anche perché i concept album nascono nell’ambiente progressive. Una musica molto raffinata, lavorata e studiata profondamente

“Io vengo a livello di studio da un percorso jazz, ovviamente di una vita. Poi quello che credo, almeno nella parte di composizione, serve una trasversalità totale. Io personalmente la amo la trasversalità, quindi l’espressione deve prendere da tutto quello da cui ogni persona sente di poter prendere. Quindi, non posso etichettare in nessun modo. Ormai siamo fatti di tutte le influenze degli studi de gli amori musicali, insomma…”

Sul palco, tutti bravissimi, la line up era composta da Sara Battaglini (voce, composizioni, arrangiamenti), Simone Graziano (pianoforte, fender rhodes, synth), Francesco Ponticelli (basso elettrico), Bernardo Guerra (batteria), Jacopo Fagioli (tromba, flicorno) e Beppe Scardino (sax baritono, clarinetto basso).

“Oltre all’onore di aver suonato per il Grey Cat Festival, che è un piacere e un onore grande, il posto Cantina Vignaioli è incredibile. Quindi, meglio di così non potevo chiedere. Abbiamo fatto la chiusura del festival. Ci siamo trovati benissimo” dice Sara Battaglini.

Sara Battaglini è laureata con lode in musica jazz presso il Conservatorio di Musica G.B Martini di Bologna. Ha partecipato a corsi a Siena Jazz e Tuscia Jazz. Vincitrice nel 2016 del primo premio del concorso “Chicco Bettinardi” (Piacenza Jazz Festival) nella sezione cantanti e del premio “Massimo Mutti” in occasione del Bologna Jazz Festival. Nel 2019 viene selezionata tra i gruppi finalisti di JazzAlguer esibendosi con il suo progetto in trio Dalia di cui nel 2017 viene pubblicato per Auand il primo disco. Nel 2020 partecipa al disco Text(us) prodotto da Auand come cantante e autrice.