Partite pregresse, è scontro con l'Autorità idrica toscana

Confconsumatori: «I gestori restituiscano le somme già incassate»

Grosseto: Le associazioni dei consumatori hanno incontrato l'Autorità idrica toscana sul problema delle partite pregresse addebitate in bolletta idrica – cioè conguagli tariffari, anche retroattivi – e ritenute illegittime dalla Corte di Cassazione. «È emerso che vari gestori sono stati interessati dalle questione delle partite pregresse che hanno fatturato in bolletta negli ultimi anni agli utenti – fanno sapere da Confconsumatori –. Alla luce del noto provvedimento della Suprema Corte di Cassazione, che ha condannato un gestore a restituire gli importi fatti pagare all’utente a titolo di partite pregresse definite illegittime, abbiamo fatto presente l’intenzione di portare avanti le istanze dei cittadini al fine di mettere in mora e interrompere i termini di prescrizione con l’invio di lettere. L’Autorità idrica toscana, insieme a tutte le altre autorità d'ambito interessate, ha comunicato di aver richiesto un'informativa ad Arera (l'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente), in quanto responsabile di averle istituite: ad oggi però l'autorità nazionale non ha ancora risposto e non sono conosciuti i tempi di una risoluzione. Dal canto suo però l'Autorità idrica toscana sembrava più preoccupata di garantire i conti e i bilanci dei gestori, avendo ribadito che in materia vige il principio del full recovery cost per cui, nel caso si dovessero dover restituire le somme incassate a titolo di partite pregresse, si verificherebbero disavanzi o minori investimenti. Nessun riferimento alle ingenti somme che i cittadini pagano in Toscana per il servizio idrico integrato».

Confconsumatori Toscana, rappresentata nella riunione dall’avvocato Francesca Galloni, ha insistito nel far valere il punto di vista enunciato dal provvedimento della Cassazione, ossia che una determina di carattere amministrativo non può contrastare con il principio di irretroattività delle leggi né porsi in contrasto con i principi di diritto civile o di diritto privato, come quello che lega il gestore con l’utente. «Pur non avendo intenzione al momento di ingolfare con le cause il Giudice di pace – dichiarano ancora da Confconsumatori – ribadiamo di voler portare avanti con determinazione la nostra iniziativa, che parte con l’invio di lettere di messa in mora e interruttive dei termini di prescrizione nei confronti dei gestori. Tuttavia invitiamo l'Autorità idrica toscana e l'autorità nazionale Arera ad affrontare il problema, tutelando gli utenti consumatori e imponendo così ai gestori la restituzione delle somme pagate, così da evitare un contenzioso dilagante».

Confconsumatori ricorda che la lettera per il recupero degli importi ingiustamente riscossi dai gestori è disponibile nelle sedi dell'associazione (tutti i contatti sono sul sito www.confconsumatoritoscana.it).