Processo PwC-Veneto Banca, gli azionisti possono costituirsi parte civile

Confconsumatori ammessa: «Nuova e concreta possibilità di risarcimento»

Grosseto: Arrivano novità per i risparmiatori coinvolti dal crac Veneto Banca: è stato emesso il decreto di rinvio a giudizio per la società di revisione PwC e per una sua dirigente, fissando al prossimo 4 ottobre l’inizio del processo a carico dell’imputata, ex responsabile della società di revisione dei bilanci di Veneto Banca. E gli azionisti sono ancora in tempo per costituirsi come parte civile nel processo.

LE ACCUSE – Alla società di revisione sono stati contestati i reati di “ostacolo alle attività di vigilanza”, “illecito amministrativo dell’ente” e “falsità nelle relazioni e nelle comunicazioni dei responsabili della revisione”. Il Gup, disponendo il rinvio a giudizio a carico dell’imputata e della società di revisione PricewaterhouseCoopers Spa, ha determinato una nuova e concreta possibilità per i risparmiatori azionisti e obbligazionisti subordinati di Veneto Banca di ottenere un risarcimento da una società molto solvibile, anche se ci saranno da affrontare ostacoli durante il dibattimento a causa della giurisprudenza non univoca sui capi d’imputazione contestati e alla loro idoneità a legittimare il risarcimento a tutte le parti civili. «Si tratta probabilmente del primo caso in Italia in cui, dopo un crack bancario, la società di revisione dei bilanci è direttamente imputata di aver contribuito, con propri dirigenti, alla stesura di bilanci irregolari», ricordano da Confconsumatori.

LA POSSIBILITÀ DI COSTITUIRSI PARTE CIVILE – All’esito dell’udienza preliminare, il gup ha già ammesso come parte civile Confconsumatori, difesa dall’avvocato Barbara D’Agostino, per le gravi ripercussioni sui consumatori e sul mercato di borsa delle condotte ascritte al revisore. Secondo il gup i reati astrattamente commessi vanno dall’ostacolo alla vigilanza bancaria all’irregolare revisione dei bilanci (articolo 27 del decreto legislativo 39/2010): pertanto gli azionisti della banca e anche gli obbligazionisti subordinati hanno diritto a un congruo risarcimento dei danni.

L’ASSISTENZA DI CONFCONSUMATORI – L’associazione invita azionisti e obbligazionisti subordinati a costituirsi parte civile per chiedere il ristoro dei danni alla società di revisione. «Può costituirsi parte civile anche chi ha venduto i titoli in perdita prima del crac bancario – spiegano dall'associazione – cioè prima del 2016. Confconsumatori è disponibile a raccogliere e inviare tutta la documentazione necessaria per la costituzione entro il 20 settembre».

Per ricevere ulteriori informazioni e assistenza è possibile contattare gli sportelli di Confconsumatori (la sede di Grosseto è in via della Prefettura 3; 0564 417849; grosseto@confconsumatori.it) o scrivere a sportello@confconsumatori.it.