ArtemareClub, i 160 anni di storia della Marina senza una nave museo

Monte Argentario: Il 10 giugno la Marina Militare festeggia 160 anni della sua storia e alle 4.30 di ieri mattina l'incrociatore lanciamissili Vittorio Veneto - C 550, ex nave ammiraglia della Forza Armata, ha lasciato con i rimorchiatori l'Italia passando insalutata il ponte girevole di Taranto per l'ultima volta con destinazione Aliaga, in Turchia, dove verrà demolita. 

Finisce così l'esistenza di quella che una volta era stata la nave per eccellenza della Marina Militare italiana e svanisce il sogno e le speranze di tantissimi italuani di avere anche nel nostro Paese una nave museo con la storia della marineria militare. Il Vittorio Veneto, per decenni ha rappresentato l’Italia nel mondo ed era stata decisa la sua preservazione perché era assurdo che una Nazione di millenaria tradizione marinara continuativa come il nostro non avesse nemmeno una nave museo, mentre le marine con molta meno storia conservano le loro navi fino ad avere un incrociatore nel centro della loro capitale nel fiume.

Uno dei piani del progetto museale di nave Vittorio Veneto - archivio Artemare Club.jpgIl progetto museale non si è realizzato e questo lascia una profonda tristezza per la perdita per sempre di un patrimonio storico navale perduto. Artemare Club nella sua sede di Porto Santo Stefano ricorderà domani la storia di nave Vittorio Veneto, nome dell'unità importante che rievoca la battaglia  combattuta nel 1918 presso Vittorio Veneto sul fronte italiano della prima guerra mondiale che segnò la fine delle ostilità sul fronte italiano e la resa dell'Austria-Ungheria. Costruita dalla Navalmeccanica nel cantiere navale di Castellammare di Stabia, consegnata alla Marina Militare il 12 luglio 1969 in servizi fino al 2003, nel 2006 messa in disarmo per radiazione dal libro registro del naviglio militare, la seconda unità italiana a portare questo nome dopo la nave da battaglia Vittorio Veneto della seconda guerra mondiale.

Dopo avere raggiunto per la prima volta la sua base operativa di Taranto l’importante incrociatore riceveva a Trieste la Bandiera di combattimento donata dalla città di Vittorio Veneto e dopo appena un anno di servizio e di messa a punto, la nave partì per una lunga crociera addestrativa tenutasi toccando diversi porti americani ed europei. In seguito all'uscita dalla squadra dell'incrociatore lanciamissili Garibaldi, nel 1971 il Vittorio Veneto assunse anche il ruolo di nave ammiraglia, che cedette all'incrociatore portaeromobili Giuseppe Garibaldi nel 1987. Nel corso della sua attività l'incrociatore Vittorio Veneto ha partecipato a numerosissime esercitazioni nazionali ed internazionali, svolgendo sempre la funzione di nave comando di gruppi di scorta a unità portaerei o di convogli complessi. Nel 1972 accompagnato da due fregate della classe Bergamini, prese parte ad una lunga campagna addestrativa nel Sud America. Nell'inverno e nella primavera del 1973 il Vittorio Veneto ha partecipato con l'Andrea Doria e il 3º Gruppo elicotteri al soccorso delle popolazioni colpite dalle alluvioni in Tunisia.

Il comandante Daniele Busetto  a bordo  sulla nave scuola Amerigo Vespucci nel 1986 (1).jpgPiù tardi prese parte alle operazioni di soccorso delle popolazioni nazionali colpite dai terremoti del Friuli nel 1976 e dell'Irpinia nel 1980. Nel 1978 il Vittorio Veneto fu impiegato nella crociera di addestramento estiva degli allievi del secondo anno dell'Accademia di. Fra il 7 luglio e il 20 agosto del 1979 il Vittorio Veneto, con l'incrociatore Andrea Doria e con il rifornitore di squadra Stromboli, ha costituito l'VIII Gruppo navale che nelle acque del Golfo di Thailandia e nel Mar Cinese Meridionale ha incrociato in soccorso dei "boat people", il Gruppo navale soccorse e portò in Italia al rientro a Venezia circa un migliaio di profughi vietnamiti che fuggivano dal loro paese. Nel febbraio del 1984, nel corso del primo impiego di truppe italiane al di fuori del confini nazionali dalla fine della seconda guerra mondiale il Vittorio Veneto, sotto l'egida dell'O.N.U., partecipò alla seconda fase della operazione "Libano Due", scortando i convogli da e per l'Italia e garantendo l'appoggio e la copertura dei contingenti nazionali schierati a Beirut. Nel febbraio del 1985 ha ospitato il presidente della Repubblica Pertini in visita ufficiale in Egitto. All'inizio di ottobre del 1985 il Vittorio Veneto prese parte all'Operazione Margherita per ombreggiare il transatlantico Achille Lauro sequestrato da terroristi palestinesi, l'operazione fu coordinata proprio dal
Vittorio Veneto e in tale occasione sull'unità navale furono imbarcati incursori paracadutisti del COMSUBIN. Nel corso dell'operazione Ibis tra l'11 dicembre 1992 e il 14 aprile 1993, il Vittorio Veneto ha operato come nave comando del 24º Gruppo navale composto anche dalla fregata Grecale, il rifornitore di squadra Vesuvio e le navi da sbarco San Giorgio e San Marco con gli uomini del Battaglione "San Marco". Dal 20 aprile all'8 settembre del 1993 il Vittorio Veneto è stata Nave
Sede Comando dello STANAVFORMED, la forza navale permanente nel Mediterraneo della N.A.T.O., nell'operazione “Marittime Guard” in Adriatico per operazioni di controllo in seguito al susseguirsi degli avvenimenti nella ex Iugoslavia e per costituire una prima cinta difensiva antiaerei al territorio nazionale. Dal 14 al 27 aprile 1997, in qualità di sede di comando del XXVIII Gruppo navale, prese parte all'operazione Alba per l’Albania anche l'ultima missione operativa
del Vittorio Veneto, che da quel momento in poi ha svolto solo missioni di rappresentanza e campagne addestrative per gli Allievi della seconda classe dell'Accademia navale di Livorno e per gli allievi marescialli della Scuola sottufficiali di Taranto. Il 9 settembre 2003 la nave ha ospitato il Presidente della Repubblica Ciampi in occasione della commemorazione del 60º anniversario dell'affondamento della corazzata Roma. La nave non è stata più operativa dal 1º novembre 2003.

Il Vittorio Veneto era in predicato di diventare la prima nave-museo italiana, era stato annunciato che la realizzazione sarebbe stata effettuata entro il 2010, ovvero poco prima delle previste celebrazioni del 150º anniversario dell'Unità d'Italia che si svolsero nel 2011, ma i termini dichiarati non sono stati rispettati e nel maggio 2018 lo scafo del Vittorio Veneto è stato posto in vendita. Questa è l’Italia ma il Vittorio Veneto vivrà sempre in tutti quei marinai come il comandante Daniele Busetto di Artemare Club che imbarcati su un’altra unita' navale ne scorgevamo l’inconfondibile sagoma all’orizzonte provando ammirazione e orgoglio per avere una nave di bandiera così nella propria Nazione.