Covid-19, il caos e la paura

L’opinione di Maria Francesca AraminiGrosseto: Auguro a tutti, anche se con un po' di ritardo, un anno migliore di quello appena trascorso.

Mi ero ripromessa di non scrivere di COVID e conseguenze, ma la situazione, a seguito dei nuovi sviluppi, richiede una valutazione sugli effetti psicologici spravvenuti. Media e super scenziati televisivi stanno incitando, spero inconsapevolmente, un odio verso coloro che hanno individuato come unici colpevoli delle mancate promesse. Accusano e ancora accusano accanendosi sui non vaccinati, facendo di tutta l'erba un fascio. Le cause invece possono essere molteplici, non sono tutti NoVax. C'è chi non vuole il vaccino per paura, è vero. Ma perché per paura? La maggioranza non si fida, tra promesse e versioni discordanti con cui continuano a martellare gli italiani sostenendo che i non vaccinati sono gli untori mentre solo il vaccino porterà alla salvezza.

È riscontrato che i non vaccinati sono molto attenti ai contatti, alle regole e ora più che mai si stanno autoisolando. I  vaccinati invece si sentono molto più sicuri, nonostante siano infettabili e a loro volta contagiosi, e spesso fanno poca attenzione ai contatti che hanno. Ma nessuno colpevolizza i vaccinati, anzi si difende la loro scelta, mentre contro i non vaccinati la campagna d’odio aumenta ogni giorno. Se ancora non ci sono violenze dobbiamo ringraziare la pazienza dei NV,  che potrebbe avere un limite, perché nessuno si vuol sentire chiamare assassino, idiota, vigliacco, e molto di più ancora.

Alcune persone che credono ad un complotto parlano di pandemia annunciata, molti studiosi contestano i metodi per combattere il virus, c'è chi ha paura, ma troppe sono le motivazioni per enumerarle tutte, che spingono alcuni a non vaccinarsi. La scelta di questi cittadini deve essere rispettata come quella dei vaccinati. Dio ci ha dato il libero arbitrio, rispettiamolo, sarà il futuro a dirci da che parte sta la ragione.

Intanto che l’emergenza continua aumenta il disagio sociale. Molti si chiedono quale sarà il nostro futuro e quello dei nostri figli, qualcuno vive nella speranza di una soluzione felice. In entrambi i casi c’è un fondamento di verità, ma quale sarà? Aspettiamo, e nel frattempo cerchiamo di rispettarci, mantenendo le dovute distanze e seguendo le regole, anche se vessatorie.

Quando tutto finirà la vita non sarà più come prima, avremo perso amici che ci hanno lasciato per sempre, altri che si sono allontanati nel momento più difficile. Abbiamo avuto liti in famiglia, pare che il mondo stia impazzendo. Cerchiamo di rimanere noi stessi; prima o poi finirà anche questa, ci saranno altri Virus ma speriamo che tutto questo caos sia servito e i nostri sanitari, ricercatori e governatori non si facciano trovare impreparati.