Il nuovo piano regolatore portuale di Marina di Carrara è ancora in alto mare

Da mesi ormai i vertici dell’Autorità del Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale presentano in varie occasioni pubbliche la proposta di nuovo piano regolatore portuale (P.R.P.) del porto di Marina di Carrara, magnificandone le grandi opportunità sul piano economico-sociale e anche ambientale. Marina di Carrara: In tali occasioni pubbliche vengono citati studi e ricerche che escluderebbero danni all’ambiente, ma enti locali, comitati, associazioni e residenti rimangono fortemente dubbiosi.

Nessun atto, nessuna proposta, però, risultano formalmente depositati.

Il progetto è ancora in alto mare.

E la conferma è giunta dalla Regione Toscana – Direzione Ambiente ed Energia - Settore Valutazione Impatto Ambientale/Valutazione Ambientale Strategica che (nota prot. n. 6062 del 10 gennaio 2022) in risposta all’istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti con la richiesta di avvio della necessaria procedura di valutazione ambientale strategica (V.A.S.) riguardo gli atti di pianificazione e programmazione del porto di Marina di Carrara.

La Struttura competente della Regione Toscana è stata molto chiara: “non risulta ad oggi pervenuta al Settore scrivente nessuna nota ufficiale avente ad oggetto l'avvio del procedimento di VAS afferente una nuova proposta di assetto portuale del Porto di Marina di Carrara (nuovo Piano Regolatore Portuale) elaborata nel corso del 2021 e di cui sono state pubblicate sulla stampa on line alcune tavole grafiche come da segnalazione del richiedente”.

Ulteriore conferma giunge dalla stessa Autorità del Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale che (nota prot. n. 542 dell’11 gennaio 2022) afferma che “che, ad oggi, non è stato avviato alcun procedimento di adozione/approvazione del PRP del porto di Marina di Carrara”, sebbene sia “intenzione di questo Ente aggiornare il vigente PRP, ormai obsoleto e risalente al 1981”. Sul sito web istituzionale sono presenti unicamente un “orientamento” assunto dall’Autorità considerato “di concerto con il Comune di Carrara e con la Regione Toscana, in ordine allo sviluppo del porto, sentite tutte le istituzioni, organizzazione ed associazioni del territorio”.

Le parole sono state anche troppe, finora.  I fatti sono questi.

E’ nell’ambito della prescritta procedura di V.A.S., prevista dalla direttiva n. 2001/42/CE e attuata dal decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i. (Codice dell’ambiente), che elaborati progettuali, documenti scientifici, studi, ricerche ambientali vengono analizzati pubblicamente per predisporre la programmazione tendenzialmente migliore per l’ambiente e gli effetti diretti e indiretti su di esso.

Il vigente P.R.P. risale al 1981 (approvato con D.M. 1007-894 del 27 aprile 1981), mentre sono stati predisposti nel periodo maggio-luglio 2015 dall’allora Autorità portuale la proposta di piano regolatore portuale – P.R.P. e la connessa proposta di variante del piano strutturale e al regolamento urbanistico del Comune di Carrara per il P.R.P. (accordo di pianificazione per il Piano Regolatore del Porto di Marina di Carrara ai sensi dell’art. 41 della legge regionale Toscana n. 65/2014), mai portati a compimento.

Oggi una nuova proposta, nemmeno formalizzata, tutta da valutare nel concreto.

Piani, programmi, lavori ingenti senza che finora risulti avviata la necessaria procedura di V.A.S., tanto più necessaria quanto sussiste sul piano territoriale/ambientale una stretta contiguità fra le aree portuali e il centro abitato di Marina di Carrara, con tutti i rischi evidenti di un aumento dell’inquinamento e un degrado della qualità della vita.

La preventiva procedura di valutazione ambientale strategica – V.A.S. consentirebbe, senza dubbio, una programmazione di interventi più consona alle effettive esigenze ambientali e di sicurezza pubblica.