'Covid-19, Fase 2': 'Riaprire i Centri Diurni per disabili'

Si, ma come? Se lo chiedono le famiglie del Centro Diurno la Ginestra di Follonica Follonica: "Un'emergenza di cui si parla molto poco in questo periodo, - dice Luisa Nebbia a nome delle famiglie del Centro Diurno la Ginestra di Follonica - è quella legata alla chiusura dei Centri Diurni per ragazzi disabili, così come stabilito dai recenti provvedimenti governativi".


"Il Centro Diurno, finita la scuola dell'obbligo, - prosegue la nota - rappresenta per i ragazzi disabili fisici e psichici, un importante punto di riferimento, dove sotto la guida di educatori esperti svolgono attività tese a migliorare il loro livello di capacità relazionali, i loro apprendimenti e la capacità di svolgere in modo adeguato le principali attività della vita quotidiana.

Tutto questo, in collaborazione costante con le famiglie che, così, possono sentirsi accompagnate in un lavoro di recupero e consolidamento delle residue capacità dei propri figli. Tali residue capacità ove non adeguatamente e continuamente stimolate, andrebbero perse, con ulteriori danni sulle capacità di sviluppo dei propri figli e con problematiche sempre più devastanti all'interno delle famiglie stesse".

"Ebbene, - sottolineano le famiglie del Centro Diurno la Ginestra di Follonica - da oltre un mese i Centri Diurni sono chiusi e le famiglie devono farsi carico anche di questo problema che, per molti di loro costituisce una vera e propria "emergenza nell'emergenza".

Si spera che entro trenta giorni i Centri Diurni possano riaprire, ma è evidente già da ora, che nel momento della riapertura "nulla sarà più come prima". Andranno infatti contingentati gli ingressi e ridotte le attività con contatto fisico ravvicinato (pasti, attività ludico-motorie, ecc). Allora possono essere pensate alcune soluzioni: intanto "spalmare" l'attività su sei giorni (aggiungendo il sabato) ricercando attività per piccoli gruppi di ragazzi così favorendo il rispetto delle distanze ed un controllo più assiduo con gli esterni (esperti, scolaresche, Comitati di Quartiere, ecc)".

"Ma soprattutto per quanto è possibile aumentare il numero degli operatori presenti delle nuove esigenze di gestione che si sono presentate. Quello dei Centri Diurni rappresenta un servizio territoriale fondamentale per i ragazzi e le loro famiglie.
Non vorremmo che si volesse risparmiare su questi aspetti che costringerebbe i ragazzi a chiudersi in casa per "giornate intere" e i genitori a trasformarsi in "badanti" dei propri figli", conclude la nota delle famiglie del Centro Diurno la Ginestra di Follonica.