Massimiliano e l’Associazione Arturo: 'Essere vicino a chi è impegnato nel costruire una nuova vita'

Storie di volontari #8: le esperienze nate da “Passa all’azione, diventa volontario”. Firenze: La rubrica di Cesvot “Storie di nuovi volontari” questo mese arriva nell’empolese per raccontare le storie di volontariato lanciate dalla campagna "Passa all’azione, diventa volontario”.

L’associazione Arturo da circa vent’anni organizza corsi di italiano per stranieri e collabora con gli enti locali per rispondere ai bisogni dei cittadini non italiani soggiornanti sul territorio per costruire spazi di socialità, relazione e confronto.

“Siamo nati nel 1994 a Santa Croce sull’Arno per promuovere e valorizzare le culture di ogni “Sud” del mondo dando il nostro contributo per favorire l’incontro e l’interazione tra culture diverse. Disponiamo anche di una biblioteca specializzata nei temi dell’immigrazione e dell’intercultura con oltre 4mila volumi” spiega Mario Rotonda dell’associazione Arturo.
Massimiliano Cravotta, 48 anni, incontra l’associazione nei mesi ancora difficili del Covid. Dopo una esperienza precedente in Caritas e una certificazione ottenuta per insegnare italiano agli stranieri, decide di cercare una nuova occasione per fare volontariato e intercetta la campagna di Cesvot “Passa all’azione, diventa volontario”.

“Sono sempre stato molto sensibile ai problemi legati all’integrazione dei cittadini stranieri, penso che sia crudele costringerli a vivere in un limbo in cui non siano eliminati gli ostacoli posti nel loro cammino per questo ho deciso di ottenere la certificazione per l’insegnamento dell’italiano mettendomi a disposizione come potevo”.
Le prime esperienze con l’associazione Arturo si realizzano in classi online, a causa delle restrizioni dovute al Covid.
“Ho seguito in particolare classi con tanti ragazzi provenienti dall’Africa; tanti di loro non avevano un’educazione, questa era la loro prima occasione, e la loro motivazione nell’imparare fortissima, il desiderio di riscatto, di realizzare nuove possibilità”.
Come spiega Massimiliano Cravotta la spinta alla scelta di diventare volontario diventa lampante semplicemente decidendo di fare il primo passo: “Sei accanto a persone che beneficiano del tempo condiviso con te, la sensazione più limpida è quella di essere davvero utili a qualcuno, vicini a loro nel vivere un’esperienza che è parte del cammino iniziale verso una nuova vita. Quel beneficio arriva a loro ma il primo a beneficiarne sei tu”.

L’associazione Arturo realizza anche attività di facilitazione linguistica e potenziamento della lingua, attività di mediazione linguistica e culturale nel territorio del Valdarno inferiore per beneficiari dei progetti di accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati, attività di mediazione e orientamento sociale, supporto in ambito legale e sanitario nei progetti di accoglienza. Diversi sono anche gli interventi e i progetti che vedono come protagonisti i giovani di seconda generazione. L’associazione ha condotto ricerche, realizzato progetti e percorsi tesi a promuovere lo ius soli, il diritto alla cittadinanza italiana di tanti ragazzi e ragazze con background migratorio che sono nati e/o cresciuti in Italia.