Ambiente: difesa in giudizio, Arpat potrà avvalersi dell’avvocatura regionale

Sì a maggioranza alla proposta di legge, illustrata in Aula da Giacomo Bugliani (Pd): “In mancanza di proprie graduatorie, l’Agenzia di protezione ambientale potrà attingere ad altre”

di Federica Cioni e Benedetta Bernocchi

Firenze: Qualora necessario, l’Agenzia di protezione ambientale della Toscana potrà avvalersi del patrocinio e della consulenza dell’avvocatura regionale. È quanto prevede una proposta di legge, illustrata in Aula da Giacomo Bugliani (Pd) e approvata a maggioranza con 33 voti favorevoli, nessun contrario e un astenuto.

Nel testo si stabilisce anche che Arpat, nel caso non abbia proprie graduatorie in corso di validità per gli stessi profili professionali, possa utilizzare, previa intesa con Estar, le graduatorie delle selezioni pubbliche per il reclutamento del personale effettuate dallo stesso Ente così come stabilito dall’articolo 101 della legge toscana 40/2005.

“L’atto - precisa Bugliani - prevede due disposizioni che vengono introdotte per consentire agevolazioni sia sul fronte della rappresentanza in giudizio che sul fronte del reclutamento di personale”. Bugliani ha sottolineato “nelle osservazioni del Consiglio delle autonome locali abbiamo recepito quella di Upi, favorevole con la raccomandazione che il rafforzamento fatto che con questa proposta di legge si fa delle strutture di Arpat vada anche a vantaggio degli enti locali, favorendo loro un’attività di assistenza tecnica”.

Voto favorevole all’atto è stato espresso da Irene Galletti (M5S) che ha ribadito due aspetti. “Abbiamo sottolineato quanto Arpat avesse bisogno di una maggiore dotazione finanziaria e di organico per le sue innumerevoli funzioni che richiedono una grande mole di lavoro. Con questa legge - spiega la consigliera regionale - si fa si che si possano assumere velocemente persone anche a chi ha fatto concorsi e selezioni per Estar”. Però sottolinea: “Si arriva a questa soluzione legislativa perché fino ad oggi non si è provveduto a dare ad Arpat il necessario ricambio. Si va a rimediare a una mancanza”. Infine: “Si offre il supporto dell’avvocatura regionale - conclude Galletti - ed è un aiuto dovuto ma, anche qui si cerca di dare un rimedio a un problema cui non si è prestata la dovuta attenzione”.