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Vino: 20 milioni di costi in piu’ per le 2.500 cantine maremmane con guerra
Coldiretti lancia “Vigneto toscana". Il neo nato soggetto è promosso da Coldiretti Toscana. L’imprenditore di Magliano Giuseppe Mantellassi membro del consiglio direttivo.
Grosseto: Con “Vigneto Toscana” per dare voce alle grandi e alle piccole etichette della viticoltura maremmana. Porta la firma di Coldiretti Toscana il nuovo soggetto associativo che si occupa di costruire progetti di promozione e di sviluppo delle produzioni vitivinicole territoriali, a certificate e non, legate alle singole specificità dei territori. Il consiglio di amministrazione della nuova associazione, composto dagli imprenditori vitivinicoli in rappresentanza delle singole province del vino, ha mosso formalmente i primi passi in occasione della prima assemblea che si è tenuta a Firenze. A rappresentare la provincia di Grosseto, per le aziende vitivinicole, è Giuseppe Mantellassi della Fattoria Mantellassi, che è anche uno dei soggetti costituenti.
“Coldiretti vuole dare voce ai territori vitivinicoli della nostra regione offrendo uno strumento per conoscersi e promuoversi. La presenza di un imprenditore vitivinicolo per ciascuna provincia è un pilastro dello statuto. – spiega Fabrizio Filippi, Presidente Coldiretti Toscana e Delegato Confederale Coldiretti che ha presieduto il consiglio direttivo - L’altro aspetto è la condivisione delle esperienze per programmare azioni e trovare soluzioni. Abbiamo grandi aspettative nei confronti di questo nuovo soggetto che non si contrappone assolutamente al lavoro importante, strategico, indispensabile dei Consorzi di Tutela ma, al contrario, li affianca”.
Al primo consiglio direttivo, coordinato dal Direttore regionale, Angelo Corsetti e a cui ha partecipato il Direttore di Grosseto, Milena Sanna, hanno partecipato in qualità di relatori esterni il Presidente della Consulta Vino di Coldiretti e Presidente Coldiretti Sicilia, Francesco Ferreri; il responsabile nazionale settore vitivinicolo di Coldiretti, Domenico Bosco; il dirigente della Regione Toscana, Gennaro Giliberti; la direttrice del Consorzio Vino Chianti Classico, Carlotta Gori; la coordinatrice del Consorzio Vernaccia San Gimignano, Sara Grazzini; il Presidente del Consorzio Nobile di Montepulciano, Andrea Rossi; il Presidente del Consorzio Vino Toscana, Cesare Cecchi.
In occasione della prima assemblea di Vigneto Toscana, Coldiretti ha presentato il rapporto sulla guerra in cantina secondo cui i costi di produzione sono aumentati mediamente del 35% pesando sui bilanci delle 2.500 imprese del settore per 20 milioni di euro.
Gli incrementi in termini assoluti per le imprese del vino sono in media di 6.886 euro secondo l’analisi Coldiretti su dati Crea per oltre 4 milioni di euro complessivi. Una bottiglia di vetro costa più del 30% in più rispetto allo scorso anno, mentre il prezzo dei tappi ha superato il 20% per quelli di sughero e addirittura il 40% per quelli di altri materiali. Per le gabbiette per i tappi degli spumanti gli aumenti sono nell’ordine del 20% ma per le etichette e per i cartoni di imballaggio si registrano rispettivamente rincari del 35% e del 45%, secondo l’analisi Coldiretti. Ma i prezzi degli ordini ormai di settimana in settimana, rendendo peraltro impossibile una normale programmazione economica nei costi aziendali. Problemi anche per l’acquisto di macchinari, soprattutto quelli in acciaio, prevalenti nelle cantine, per i quali è diventato impossibile persino avere dei preventivi. Rincarato anche il trasporto su gomma del 25% al quale si aggiunge – continua Coldiretti Grosseto – la preoccupante situazione dei costi di container e noli marittimi, con aumenti che vanno dal 400% al 1000%. In generale, secondo il global index Freightos, importante indice nel mercato delle spedizioni, l’attuale quotazione di un container è pari a 9.700 dollari contro 1.400 dollari di un anno fa.