Una situazione insostenibile. Lettera aperta di un cittadino al Sindaco

Follonica: Il follonichese Alessandro Saitta scrive al Sindaco di Follonica, evidenziando una situazione ormai insostenibile relativamente alla sosta in via Arno, parcheggi per disabili.«Egregio Sig. Sindaco - si legge nella nota -, come prima cosa ci sono i motorini che vengono parcheggiati tra le auto in sosta (che rendono impossibile le manovre di uscita dal parcheggio).

Inoltre ci sono anche i ciclomotori che vengono parcheggiati all'interno degli stalli per disabili, quando questi sono liberi.
Oltre a queste, ci sono altre ragioni che rendono impossibile ad un disabile con REALI problemi motori, andare al mare.

Innanzitutto perché la maggior parte di chi ci parcheggia, non è titolare della concessione di parcheggio oppure non ne ha una reale necessità (dato che la maggior parte di chi ci parcheggia, scende dall'auto senza alcun ausilio alla deambulazione (bastoni, stampelle o sedie a rotelle), inoltre perché solo 5 stalli in un punto dove ci sono quattro stabilimenti balneari sono letteralmente una cosa altamente offensiva! Una meta turistica come Follonica, porta l'Ammistrazione a pensare che 5 stalli siano sufficienti? Andrebbe resa z.t.l. tutta via Merloni e viale Italia (con permessi solo a disabili e residenti di tali vie) e forse non sarebbe sufficiente…

Eppoi io ricordo quando nacque il Tangram (che inizialmente doveva essere dedicato prevalentemente ad una clientela disabile, e con promesse di prezzi agevolati per tali categorie PROTETTE, che però non sono mai state realizzate…)... Con uno stabilimento balneare per disabili vicino, cinque stalli di parcheggio, mi sembrano una presa per i fondeIli... Forse mi sbaglio o lo stabilimento Tangram non è tenuto a pagare la concessione balneare al Comune? Avendo meno spese potrebbe anche proporre tariffe agevolate ai disabili o almeno bagni pubblici (senza dover pagare) anche ai non clienti dei bagni.

Forse pensare che chi non ha problemi motori, potrebbe anche parcheggiare un po' più lontano dalla spiaggia, per non rendere impossibile andare al mare a chi invece li ha, è una cosa improponibile?».