Tre docufilm tutti al femminile al Museo di storia naturale della Maremma

Domenica 9 agosto la serata di Clorofilla Film Festival, Docudonna e Libreria delle ragazze Grosseto: Il Museo di storia naturale della Maremma dedica un'intera serata al cortometraggio al femminile. L'appuntamento – organizzato con il Clorofilla Film Festival, Docudonna e la Libreria delle ragazze di Grosseto – è per domenica 9 agosto a partire dalle 21.15 nella sala conferenze della struttura museale di Fondazione Grosseto Cultura con la proiezione di “Non è amore questo” di Teresa Sala, “Ossigeno” di Beatrice Sancinelli e “Francesca” di Lisa Battocchio.

L'ingresso è libero e gratuito, fino ad esaurimento posti, nel rispetto delle norme anti-Covid. È consigliata la prenotazione, compilando un form online a questo link: www.museonaturalemaremma.it/eventi-museo-toscana (per informazioni è possibile chiamare il museo al numero 0564 488571). Nell'occasione sarà possibile sottoscrivere o rinnovare la Grosseto Card di Fondazione Grosseto Cultura, che dà diritto a diventare socio e usufruire di una serie di agevolazioni (tutte le informazioni sono sul sito www.fondazionegrossetocultura.it).

 

Ecco il programma della serata. Alla proiezione di “Non è amore questo” di Teresa Sala (35') sarà presente la protagonista, Barbara Apuzzo: «È la storia di Barbara, della sua vita intima, autentica. Barbara ci assomiglia più di quanto vorremmo ammettere. Barbara è una persona come le altre. Barbara è unica. Barbara è disabile». “Ossigeno” di Beatrice Sancinelli (7') invece racconta di Lena, una bambina di nove anni che un giorno compie un atto d’amore che le cambierà la vita: «Si prenderà cura di una pianta.

Un’azione semplice e inusuale Questo gesto rivoluzionario cambierà il futuro del nostro mondo?». “Francesca” di Lisa Battocchio (13') è un breve documentario sulla vita di Francesca, una giovane donna che ha scelto di vivere a stretto contatto con la natura nelle Alpi venete: «Dietro quella che in molti credono una vita semplice stanno invece il coraggio e la sensibilità di confrontare se stessi e quello che la vita ci porta».