Tavolo della Salute pubblica: 'Sostegno a Volterra esempio da seguire'
Massa Marittima: Piena solidarietà e sostegno all'iniziativa intrapresa a Volterra per il sostegno e il potenziamento dei servizi ospedalieri e territoriali da parte del tavolo della salute. Così si esprimono Paolo Mazzocco, Marco Mazzinghi e Luciano Fedeli.In quella realta tante sono state le iniziative intraprese nel corso degli anni e partite proprio dall'amministrazione comunale che con Marco Buselli sindaco manifestò, insieme a molti sindaci delle zone limitrofe, il proprio disaccordo con la Regione Toscana per i tagli prospettati sull’ospedale.
Una manifestazione venne promossa proprio a Volterra ed in piazza scesero oltre 2000 persone: cittadini, organizzazioni di volontariato, sindacati, amministratori locali, persino il vescovo di Volterra si unì alla protesta.
Ancora oggi nessun passo indietro e Buselli, insieme alle associazioni di volontariato e molti cittadini, proseguono nella loro battaglia per rivendicare quelle certezze che garantiscano la funzionalità dell'ospedale e il potenziamento dei servizi territoriali in un comune collocato nell'entroterra.
È una situazione analoga a quella di Massa Marittima dove nonostante il lavoro impagabile svolto dagli operatori pezzo per pezzo l'ospedale di Massa Marittima viene depotenziato. Qui a differenza di Volterra c'è un immobilismo istituzionale e generale che preoccupano.
C'è necessità di andare a costruire una rete più ampia che raccolga esperienze analoghe, magari le unisca in una battaglia comune, riuscendo a tradurre in termini concreti un impegno non solo a parole ma in fatti quello che viene sbandierato ai quattro venti grazie anche alla vicinanza delle prossime elezioni.
Non si può continuare a promettere potenziamento del territorio che non viene fatto e investimenti sul presidio quando, nella realtà, pezzo per pezzo si procede al suo smantellamento.
Se l’ospedale di Massa ancora tiene ed è riferimento lo deve solo ai professionisti sanitari che vi operano e non alle chiacchiere che ci vogliono convincere che va tutto bene.
Basta annunci è il momento di passare ai fatti provvedendo a garantire quelle attività che dentro al presidio sono state ridotte al lumicino: chirurgia, ortopedia, pneumologia, diagnostica. Così come si devono rafforzare e potenziare i servizi territoriali.
Azioni concrete, certezze sui tempi, investimenti in professionalità con nuove assunzioni e soprattutto inversione di tendenza perché l’ospedale delle Colline Metallifere non diventi un poliambulatorio ma resti quel presidio di eccellenza e non un ricordo, una bella storia.