I presidenti dei due enti, Rusci e Vanni, commentano le recenti dichiarazioni delle associazioni ambientaliste: “Sono sottili fasce verdi molto importanti per ecosistema e sicurezza”
Grosseto: Sul tema dei tagli della vegetazione ripariale intervengono anche il Parco della Maremma e il Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud che, da tempo, si interrogano su questi aspetti e che, dalla scorsa estate, si sono impegnati in un progetto di monitoraggio, gestione e studio, con il coinvolgimento anche di altri enti.
“Il Parco della Maremma condivide con le associazioni ambientaliste la preoccupazione circa la gestione della vegetazione ripariale del fiume Ombrone, come già abbiamo avuto modo di esprimere in precedenza. Abbiamo anche la stessa visione sull'importanza ecologica di queste sottili fasce verdi, che non sono dei boschi qualsiasi ma sono dei ‘corridoi ecologici’: veri e propri habitat estremamente importanti per molte specie. Proprio per questi motivi il Parco della Maremma ha messo in atto tutte le verifiche opportune circa la legittimità dei tagli che si sono succeduti o che sono stati richiesti, anche con l'intervento e il controllo del corpo dei Guardiaparco, e ha avviato un’interlocuzione e delle verifiche con le ditte che eseguono questi lavori; ma, ancora più importante, insieme al Consorzio Bonifica abbiamo avviato la costituzione di un tavolo tecnico che vedrà la partecipazione, non solo del Parco e del Consorzio ma anche della Regione Toscana, e a cui inviteremo a partecipare anche i Carabinieri forestali, il Genio civile e l’Università”. Simone Rusci, presidente del Parco della Maremma commenta così le dichiarazioni a mezzo stampa delle associazioni Italia Nostra, Forum ambientalista e Wwf sezione Maremma annunciando anche un primo incontro del tavolo tecnico organizzato in accordo con il Consorzio Bonifica e convocato da tempo per la giornata di giovedì 30 ottobre, proprio nella sede dell’ente.
Come già espresso in precedenza, scelte di interventi di questo tipo non possono non tenere conto degli esiti sulla vegetazione, sull’ecosistema, sulle molte specie che lo popolano e sulla sicurezza idrogeologica.
“Il Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud è come sempre attento alle indicazioni che arrivano dal mondo ambientalista – afferma il presidente Federico Vanni – al centro della nostra attività c’è l’attenzione e il rispetto per la natura, come dimostra l’azione quotidiana sul territorio. In ogni nostro intervento di manutenzione ordinaria, tra i quali il taglio della vegetazione ripariale, vengono seguite le indicazioni che ci arrivano dagli studi delle Università. Proprio per affinare i nostri interventi e renderli sempre più rispettosi dell’ambiente abbiamo un’importante convenzione in atto con i tre atenei toscani”. “Con questo spirito ci sederemo al primo tavolo tecnico il 30 ottobre – aggiunge Vanni – convinti che un approccio scientifico rappresenti la migliore strategia che coniughi la gestione del rischio idraulico e la salvaguardia dell’ambiente”.