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Sittel: La Fiom Cgil al fianco dei lavoratori in sciopero per lo stipendio
Furio Santini (Fiom): «Quaranta lavoratori senza stipendio da marzo. Con l’azienda che ha disdetto unilateralmente il CCNL a partire dal 1° agosto. Per il sindacato la situazione è inaccettabile»
Grosseto: Quaranta lavoratori senza stipendio da marzo. Sia quelli che lavorano, sia quelli a cui l’azienda non ha anticipato la cassa integrazione. È la situazione nella quale si trovano i dipendenti di Sittel Spa, grossa impresa nazionale del settore delle telecomunicazioni che ha un’unità operativa a Grosseto, in via Zircone.
«Gli operatori di Sittel – spiega Furio Santini, della segreteria Fiom Cgil – sono esasperati dall’atteggiamento dell’azienda e lunedì hanno tenuto in videoconferenza un’assemblea, con la Rsu che ha proclamato otto ore di sciopero per il mancato pagamento degli ultimi stipendi di marzo e aprile. Creando una situazione di difficoltà estrema non più tollerabile ai lavoratori e alle loro famiglie. Una prima iniziativa che s’inserisce nello stato di agitazione proclamato da Fim, Fiom e Uilm nazionali, con un pacchetto di 40 ore di sciopero».
Ben al di là delle difficoltà economiche patite dai lavoratori nelle settimane scorse – aggiunge Santini - «Sittel ha anche avuto il coraggio di comunicare alle organizzazioni nazionali la disdetta unilaterale del contratto collettivo nazionale metalmeccanico a partire dal 1° agosto, compresi tutti i vigenti accordi aziendali applicati ai dipendenti. Anche per questo, parallelamente allo sciopero che si è svolto nelle giornate di martedì e mercoledì, un gruppo di lavoratori ha presidiato i cancelli del cantiere di Grosseto nel rispetto delle normative vigenti.
Questa situazione non è evidentemente più accettabile e rende i rapporti con l'azienda ancora più difficili, rispetto a relazioni sindacali già compromesse. La Fiom di Grosseto – conclude Santini – rimarrà come sempre a fianco dei lavoratori che stanno lottando per i propri diritti. E non cederà di un millimetro finché non saranno corrisposte le spettanze dovute e ripristinate le condizioni contrattuali».