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Sanità: le sfide delle vaccinazioni e delle liste di attesa
Audizione, nella commissione presieduta da Enrico Sostegni (Pd), dell’assessore Bezzini, che ha fatto il punto sulle campagne contro il Covid, sulle reazioni avverse al vaccino, sul recupero delle prestazioni offerte dal sistema sanitario dopo la pandemia. Approvato inoltre a maggioranza il bilancio di esercizio 2021 dell’Agenzia regionale di sanità
Firenze: Andamento delle vaccinazioni, diffusione del Covid, reazioni avverse al vaccino e liste di attesa sono stati gli argomenti al centro dell’audizione dell’assessore Simone Bezzini in commissione Sanità, presieduta da Enrico Sostegni (Pd).
La Toscana, ha spiegato l’assessore alla Sanità, ha registrato una percentuale maggiore di vaccinati rispetto alla media nazionale. Ad esempio, per quanto riguarda la terza dose, gli anziani over 80 coinvolti sono stati il 92% contro la media nazionale dell’88%. Anche la quarta dose, pur avendo riscontrato un’adesione minoritaria, presenta percentuali più alte: ad esempio il 35,59% degli over 80 contro il 32% in Italia.
A settembre sono da segnalare alcune novità: l’arrivo e la distribuzione, una decina di giorni fa, di un nuovo vaccino adattato, l’annuncio dell’arrivo di un nuovo vaccino ulteriormente adattato e la raccomandazione di coinvolgere alcune altre categorie oltre gli over 60 e i fragili, oltre a quella di somministrare contemporaneamente la vaccinazione contro l’influenza e quella contro il Covid, per risparmiare tempo e per non creare disagi agli utenti. Riassumendo, la vaccinazione è raccomandata per fragili e over 60, prevedendo anche chiamate attive da parte dei medici di medicina generale, mentre per gli altri è consigliato. Per gli under 60 che vogliono vaccinarsi sarà aperta una sezione sul portale in cui sarà possibile prenotarsi. Funziona come il vaccino per l’influenza, con la differenza che il vaccino contro il Covid sarà inoculato gratuitamente a tutti, anche alle categorie non considerate a rischio. La capacità diffusiva delle nuove varianti del Covid è molto maggiore, pur essendo la malattia meno grave.
Le reazioni avverse al vaccino anti-Covid risultano in Toscana in numero esiguo. Le poche decine di casi di reazioni avverse accertate si sono manifestate con una larga varietà di malattie. Il Ministero ha recentemente inserito questi casi tra quelli previsti nella legge 210 e quindi può essere riconosciuto un danno da vaccino se viene stabilita una correlazione con la malattia. È necessario presentare apposita domanda all’Asl.
Per quanto riguarda le liste di attesa, Bezzini ha spiegato che nei mesi di luglio e di agosto si è registrato un miglioramento nella capacità di risposta del sistema sanitario regionale, con la diminuzione dei tempi di attesa. Ma, ha precisato l’assessore, “è necessario non abbassare la guardia perché a settembre crescono le richieste di visite, controlli e interventi. Storicamente si assiste a un’impennata delle prescrizioni che mette a dura prova il sistema, e quindi dobbiamo impegnarci al massimo”.
Considerando i dati dell’agosto scorso, la percentuale di risposte alle prescrizioni, a fronte di un obiettivo del 75% (devono essere infatti considerati gli errori di prescrizione, il fatto che non tutti i pazienti con prescrizione poi prenotano la visita e i pazienti che si rivolgono al privato) è stata del 67%.
Le prime visite sono state garantite nel 70 per cento dei casi entro 15 giorni, nell’84,8% entro 30 giorni. Le criticità maggiori si registrano con le visite dermatologiche, ortopediche e otorinolaringoiatriche. Per la diagnostica, i numeri sono migliori. Ad esempio, le risonanze sono stante garantite nell’89,8% dei casi nei tempi regionali e nel 91% dei casi nei tempi nazionali. I ritardi maggiori si registrano con gli interventi: si stanno recuperando circa mille interventi al mese tra quelli sospesi in periodo di pandemia. In crisi soprattutto gli interventi ortopedici, quelli per ernie e colecisti.
La Commissione ha inoltre approvato, a maggioranza, il bilancio d’esercizio 2021 dell’Agenzia regionale di sanità (Ars). L’Agenzia segna un utile d’esercizio di 87mila euro, a fronte di 3milioni 565mila euro di fondi ordinari (dalla Regione) e 1milione e 303mila 615 euro da altri finanziamenti, molto accresciuti in funzione delle necessità di ricerca durante la pandemia. Ha effettuato progetti di ricerca finanziati dalla Regione per 708mila euro; in collaborazione con altri soggetti per 256mila euro e con altri enti pubblici per 250mila euro; in collaborazione con partner del mondo delle imprese private e sociali per circa 87mila euro. La Commissione, chiedendo di autorizzare il riutilizzo dell’utile di 87mila euro da parte di Ars, ha chiesto anche che sia effettuata una ricerca sulla salute mentale in infanzia e adolescenza.