La Madonna di Tarquinia” di Filippo Lippi torna a palazzo Vitelleschi
Sanità, Forza Italia: 'L'ordinanza della Regione Toscana affosserà la libera professione. Mazzata finale per medici e pazienti'
Nota congiunta della deputata di Forza Italia, Elisabetta Ripani, e del coordinatore provinciale di Grosseto, Sandro Marrini.Grosseto: "Con l’ordinanza n. 49 del 2020 - si legge nella nota dei due esponenti di Forza Italia - la Regione Toscana scopre le carte e passa all’attacco dell’intramoenia: con l’intento di smaltire le liste d’attesa, dispone che le Aziende sanitarie redigano un nuovo piano di collaborazione organizzativa con il privato accreditato (e fin qui nessun problema),
ma la nota dolente è che la ripresa della libera professione verrà nuovamente autorizzata solo quando i tempi di attesa per le prestazioni ambulatoriali saranno inferiori a 15 giorni (30 per la diagnostica). E qui casca l’asino. La contrazione a 15 giorni è pura utopia (considerata la costante e reiterata politica dei tagli a risorse e personale consumatasi negli ultimi 20 anni) ed equivale al blackout della libera professione, limitando così un diritto stesso dei medici del SSN ma pure per i cittadini, che non avranno più la possibilità di scegliere lo specialista di fiducia.
Le convenzioni con il privato hanno un costo per l’Azienda, mentre la libera professione si autosostiene e costituisce un incasso per il SSN. Aumenteranno inevitabilmente i costi delle prestazioni per i pazienti dirottati sul privato e, in virtù di minori entrate, il sistema sanitario subirà un impoverimento in termini di risorse economiche e umane. Dopo questa ennesima umiliazione moltissimi medici decideranno di passare all’extramoenia, al privato puro o di fare la valigia per l’estero, dove stipendi e condizioni lavorative sono nettamente superiori a quelli italiani. La qualità del servizio pubblico prenderà così un bel contraccolpo.
Ci saremmo aspettati un cambio di mentalità, invece continua ad operare quello stesso atteggiamento del passato (che Forza Italia denuncia da sempre, ancor prima della pandemia da Covid-19) che ha portato al taglio di risorse, personale sanitario e di quei posti letto che adesso la Regione si affretta tanto a rimpinguare per correre ai ripari dal coronavirus. Solo che adesso la misura è colma ed il conto che dovrà pagare la collettività sarà salato. Motivo per cui affronteremo la questione a tutti i livelli istituzionali, regionale e nazionale, mettendo in campo tutti gli atti a nostra disposizione e senza indietreggiare di un millimetro".