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San Quirico e Camaiore protagonisti del nuovo capitolo di “Paesini”
Una storica azienda agricola della Val d’Orcia e una galleria d’arte a sud-ovest delle Alpi Apuane entrano nel progetto del collettivo What Italy Is ed EOLO che valorizza chi ha realizzato i propri progetti di vita in piccoli comuni.
San Quirico d'Orcia: La pandemia ha cambiato dinamiche e priorità: oggi in molti sognano di lasciare la città per vivere in un luogo con ritmi più lenti e spazi verdi, senza però perdere le opportunità lavorative e le comodità che i grandi centri urbani offrono. E chi invece già vive in questi luoghi remoti può usufruire sempre di più dei vantaggi che la digitalizzazione ha portato e continuerà a portare, anche grazie alle risorse messe in campo dal PNRR.
A raccontare questo nuovo paradigma è “Paesini”, il progetto nato dalla collaborazione tra What Italy Is, collettivo di Content Creator che ha lo scopo di raccontare l’Italia oggi, ed EOLO, Società Benefit e principale operatore leader in Italia nella fornitura di connettività tramite la tecnologia FWA. Una serie di 52 storie che vivrà sui social e che durante tutto l’anno racconterà luoghi remoti del Paese e storie di persone comuni che proprio in queste località, anche grazie a internet, sono riuscite a realizzare il proprio sogno di vita.
Il collettivo si è recato nel cuore della Val d’Orcia per scoprire un piccolo borgo di più di 2000 abitanti: San Quirico d’Orcia.
È qui che si trova l’Agriturismo Il Rigo, gestito dal 2012 da Luisa che, lasciato il lavoro da ingegnere a Monaco di Baviera, è tornata in Toscana per occuparsi di questo territorio legato alla sua famiglia da ben nove generazioni. Nel 1974, abolita la mezzadria, il padre di Luisa, Vittorio, cominciò a lavorare i terreni e dette vita all’azienda agricola che chiamò Il Rigo, dal nome del torrente che scorre ai piedi della collina. Nel 1988 insieme alla moglie Lorenza, Vittorio fu il primo nella zona a sperimentare il metodo biologico, una scelta fuori dal comune per la fine degli anni ’80. Nel 1990 nacque ufficialmente l’Agriturismo Il Rigo.
La Val d’Orcia, racconta Luisa, è un luogo molto complicato in cui coltivare, fattore che ha spinto i contadini ad abbandonarlo per cercare fortuna in città. Questo, tuttavia, ha fatto sì che il territorio restasse immutato e conservasse la sua bellezza, a tal punto da avere un vero e proprio boom turistico a partire dagli anni ’90. Oggi sono migliaia i curiosi che affollano le colline della Val d’Orcia per scattare foto memorabili e condividerle sui social.
“Sento una vera e propria responsabilità nel raccontare Il Rigo e la Val d’Orcia sui nostri canali social – commenta Luisa – cerco di far comprendere alle persone cosa c’è dietro quello che facciamo. È facile trasformare la nostra regione e il nostro territorio in un semplice cliché ed è anche compito nostro lavorare costantemente perché non succeda. È nel nostro DNA e noi vogliamo raccontare tutto questo, specialmente sui social network che ci aiutano moltissimo a far capire chi siamo veramente”.
Il collettivo si è poi spostato in provincia di Lucca, a Camaiore, per incontrare la pittrice Manuela Gallo che, dopo essersi laureata in scienze naturali e aver lavorato in un importante laboratorio di analisi ambientale, ha deciso di cambiare radicalmente vita per seguire la sua passione, la pittura. Si è prima trasferita a Diamante, in provincia di Cosenza (di cui è originaria), realizzando il sogno di aprire la sua galleria d’arte “Penny”, in onore di Peggy Guggenheim, grande collezionista d’arte e mecenate statunitense. Due anni fa la scelta di cambiare paese e trasferirsi a Camaiore per stare più vicina a sua sorella Bianca.
I canali digital e social sono fondamentali per trovare nuovi clienti e per raccontare cosa fa Manuela, tramite una vera e propria vetrina web in cui mostrare tutto ciò che viene creato.
Grazie a internet è riuscita anche a collaborare con Carré d’Artistes, un importante portale per la vendita online di arte contemporanea.
“La mia galleria d’arte nasce dal concetto di bottega in cui le persone possono entrare, chiacchierare, trovarsi a proprio agio, raccontarsi e scegliere l’opera che amano. Questo continuo scambio di idee e relazioni è fondamentale nel mio processo creativo e riesco ad averne solo in piccoli paesi. Vivere poi in un contesto come questo, a pochi km dal mare, mi aiuta costantemente a trovare ispirazione”.
La storia di Luisa e di Manuela sono legate dal ruolo centrale di internet e dei social network, attraverso i quali è possibile raccontare al mondo le proprie attività, la propria storia e le scelte di vita, attraendo così il turismo nazionale e internazionale.