Saldi invernali 2020, i toscani spenderanno 160 euro a testa

L’indagine di Confcommercio Toscana. La presidente regionale di Federmoda-Confcommercio Federica Grassini: “stimiamo un budget pro capite di 160 euro, più alto della media nazionale ferma a 140, ma in diminuzione rispetto alle 167 euro dello scorso anno”. A fare acquisti scontati saranno nel complesso sei famiglie su dieci per un volume d’affari che dovrebbe toccare i 365 milioni di euro.


Firenze: Le famiglie toscane spenderanno una media di 368 euro ciascuna per i saldi invernali 2020, che si apriranno ufficialmente sabato 4 gennaio. Lo prevede Confcommercio Toscana. “La spesa pro capite dei toscani sarà di circa 160 euro, un dato superiore alla media nazionale, ferma a 140 euro a persona, ma comunque inferiore rispetto all’inverno 2019, quando era di 167 euro a persona”, chiarisce la presidente di Federmoda-Confcommercio Toscana Federica Grassini.

Nel complesso, in Toscana parteciperanno ai saldi il 60% delle famiglie (992.400 sul totale di 1.654.000 famiglie residenti), per un volume d’affari che dovrebbe toccare i 365 milioni di euro.

“La moda esce da un altro autunno-inverno difficile, in cui alla già difficile congiuntura economica segnata da una perdurante contrazione dei consumi si è unito il fattore climatico poco adatto all’acquisto di capi pesanti, visto l’inverno eccezionalmente mite”, spiega la presidente Grassini. “Dal 2011, inoltre, in maniera sempre più marcata i consumi della moda si sono concentrati nei periodi dei saldi e delle vendite promozionali come il Black Friday. Le nostre imprese lavorano sotto la pressione di una fiscalità altissima e con margini di ricavo sempre più bassi, ma continuano ad acquistare i prodotti a prezzo pieno con molti mesi di anticipo, addirittura oltre un anno. È un meccanismo che ovviamente penalizza soprattutto i piccoli negozi di vicinato, anche perché i consumatori si sono assuefatti agli sconti e li cercano tutto l’anno. Così la concorrenza, più che sull’online, si gioca sulla leva del prezzo. Solo riportando l’accento sulla qualità e sull’etica del consumo si potranno ripristinare sul mercato una maggiore correttezza e trasparenza, anche nell’interesse dei consumatori”.

Secondo le previsioni di Confcommercio Toscana, i prodotti più richiesti durante le vendite di fine stagione saranno capi spalla, giubbotti e sneakers, “tutto all’insegna della comodità e di un look versatile, che si adatta a tutte le occasioni solo cambiando gli accessori”, sottolinea Federica Grassini. Le donne nella fascia d’età compresa fra i 30 e i 55 anni dovrebbero confermarsi le clienti più assidue.

I saldi di fine stagione proseguiranno per sessanta giorni fino a martedì 3 marzo. Tra le principali regole per effettuare correttamente le vendite in questo periodo, Confcommercio ricorda in particolare l’obbligo per gli esercenti di accettare carte di credito/debito e quello di indicare per ogni prodotto il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale. Per quanto riguarda il cambio della merce acquistata, è rimesso alla discrezionalità del negoziante, ovviamente a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l'obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, della riduzione o restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. Da ricordare poi che i capi proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo, ma nulla vieta di porre in vendita anche capi non appartenenti alla stagione in corso.