Ristoratori sul piede di guerra per le chiusure. Lunedì manifestazione di protesta che partirà da Firenze per arrivare a Roma per dire: ‘Ora Basta!!’
di Franco Ferretti Il ristoratore, Massimiliano Pepi: “Come possiamo rimanere ancora in silenzio e inermi dinnanzi a questa situazione che ha distrutto e stravolto tutto il mondo del lavoro e il popolo italiano”.
Grosseto: “ORA BASTA!!”, questo lo slogan della manifestazione che partirà lunedì 29 marzo dalla Certosa di Firenze e arriverà a Roma, con i ristoratori che protestano contro le ennesime chiusure imposte dal governo Draghi, reclamando di lavorare e poter vivere. Dopo la manifestazione che si era tenuta venerdì 28 marzo a Firenze, e quella di sabato a Manciano in provincia di Grosseto, dove a protestare c’erano i ristoratori maremmani, che reclamavano le aperture dei loro locali.
Da Grosseto, il grido d’allarme per questa categoria è stato più volte lanciato da Massimiliano Pepi, storico ristoratore maremmano, da sempre in prima linea contro queste chiusure indiscriminate da parte dei vari governi.
“E’ un anno, - dice Massimiliano Pepi – che il settore della ristorazione, ma anche quello legato al turismo, alle palestre, ai cinema e al teatro, sono in grossa sofferenza, con alcuni dei quali chiusi da sempre. Chiusure di ristoranti, fatte passare dallo Stato come utili alla salvaguardia della salute, ma non scientificamente dimostrabili, in quanto nessuno ha ancora stabilito la connessione che c’è nella diffusione del Covid con la ristorazione”.
“Come possiamo rimanere ancora in silenzio, - prosegue il ristoratore - e inermi dinnanzi a questa situazione che ha distrutto e stravolto tutto il mondo del lavoro. Non possiamo più tollerare una situazione simile”.
“Il nuovo Decreto Sostegni del governo Draghi, - spiega Pepi - è l’ennesima presa in giro nei confronti di tutte le categorie lavorative. Noi vogliamo tornare immediatamente a vivere e a lavorare e queste sono le nostre richieste che rivendichiamo e che facciamo al governo Draghi:
- Riapertura immediata di tutte le attività commerciali, senza alcun limite e senza restrizione di orario, seguendo i protocolli di sicurezza.
- Cancellazione del coprifuoco.
- Ripristino degli spostamenti tra Comuni e Regioni su tutto il territorio nazionale e cancellazione delle fasce di colore per le Regioni.
- Anno bianco fiscale e credito di imposta su affitto locazione e affitto d’azienda.
“Inoltre, - conclude Massimiliano Pepi – chiediamo, ma soprattutto pretendiamo un risarcimento danni congruo da parte dello Stato per nostre attività gravemente danneggiate dalle chiusure, dalle restrizioni, dalle limitazioni, e da tutte le politiche scellerate dei Governi Conte e Draghi, e non le poche mancette che fino adesso sono arrivate”.
(foto della manifestazione di Firenze di venerdì 26 marzo)