Rifondazione Comunista sostiene lo sciopero nazionale dei metalmeccanici
Grosseto: "E' indetto per domani 5 novembre da Fiom, Fim e Uilm, a sostegno della piattaforma contrattuale contro l’oltranzismo di Federmeccanica e Assistal che non solo chiudono a tutte le richieste, ma attaccano le tutele esistenti rifiutando l’esigibilità di diritti conquistati", dice una nota della segreteria provinciale di Grosseto.
"E’ gravissima, - prosegue la nota di RC - la chiusura totale del fronte padronale sul salario espressa dal rifiuto all’aumento dei minimi contrattuali, altrettanto pesante l’arroganza che si spinge fino mettere in discussione automatismi su scatti di anzianità e altri diritti già previsti nell’ultimo contratto.
Ma la strategia antioperaia degli industriali per affrontare la crisi si chiarisce in particolare con il rifiuto a definire limiti nel ricorso al lavoro precario, a introdurre vincoli occupazionali e garanzie sui diritti sindacali negli appalti; si svela del tutto nella mancanza totale di disponibilità sulle riduzioni d’orario a fronte di innovazioni tecnologiche e nella sfrontata richiesta di maggiore flessibilità della forza lavoro, in particolare su smart working, lavoro agile telelavoro.
E’ chiaro che si osa puntare ancora su un modello economico e produttivo centrato su bassi salari, per molte fasce di lavoratori da fame, precarietà e flessibilità estreme in un paese come il nostro già agli ultimi posti in Europa per livelli salariali, protezioni sociali e precarietà selvaggia?
Un governo che voglia davvero operare una svolta dovrebbe finalmente dire basta a un modello economico e produttivo che ha generato disoccupazione, milioni di poveri, perdita di diritti e disastrato il sistema produttivo del paese.
Allora non faccia come Ponzio Pilato! Non un soldo deve andare a settori del padronato senza precisi vincoli sull’occupazione e i diritti di lavoratrici e lavoratori. Si impedisca l’utilizzo di fondi pubblici per ristrutturare le aziende a spese dei lavoratori. Il governo decida da che parte stare", così termina la nota del partito della Rifondazione Comunista, segreteria provinciale di Grosseto.