Regione Toscana, Rendiconto 2019: via libera dalla commissione di Controllo
È stato licenziato con l’astensione dei consiglieri di opposizione. Il Consiglio regionale incide sull’intero bilancio della Regione per lo 0,23 per cento. La presidente Luciana Bartolini sarà relatrice in aula. Firenze: Il Consiglio regionale incide sul bilancio della Regione Toscana per lo 0,23 per cento e il trend non ha subito cambiamenti rilevanti nel corso della legislatura. I trasferimenti da parte della Giunta regionale sono infatti rimasti invariati nel corso degli ultimi anni e si attestano intorno ai 22 milioni e 341 mila euro nel 2019.
A questi si sono aggiunti circa 50 mila euro per la richiesta di anticipazione dell’indennità di fine mandato da parte di alcuni consiglieri e 420mila euro per finanziare la legge del 31 maggio 2019, che ha abolito il divieto di cumulo tra vitalizi, per un totale di 22milioni 812mila euro. Il volume complessivo dei trasferimenti della Giunta, compreso l’avanzo di amministrazione, è passato dai 30 milioni e 861mila euro del 2015 ai 30milioni e 278 mila euro del 2019. I dati sono emersi dal Rendiconto del Consiglio regionale per l’esercizio finanziario 2019, licenziato dalla Commissione di Controllo, presieduta da Luciana Bartolini (Lega).
Il risultato di gestione registra un avanzo di amministrazione di 6 milioni e 103mila euro, una parte consistente del quale deriva dagli accantonamenti fatti negli esercizi precedenti, in particolare dall’accantonamento di circa 3 milioni di euro al fondo rischi per far fronte al contenzioso con alcuni consiglieri, che hanno eccepito la costituzionalità della legge del maggio 2019. Ad essi si aggiungono 279mila euro, somma destinata agli interventi previsti dalle leggi di iniziativa consiliare nel 2018, e poi riportata negli anni successivi, sulle organizzazioni di volontariato, sull’identità storica e culturale della Toscana, sull’Armadio della memoria. Infine si registrano risparmi per 227mila euro dai contributi di solidarietà. Concludendo la quota libera dell’avanzo di amministrazione è pari a 2milioni e 300mila, che il Consiglio potrà destinare come crede, quest’anno non solo in spese di investimento, ma anche per spese correnti.
Anche i costi della politica sono rimasti sostanzialmente invariati. La gestione dei residui attivi e passivi presenta dati piuttosto virtuosi. Al primo gennaio 2019 i residui attivi, crediti da riscuotere, erano 163 mila euro, nel corso dell’anno sono stati riscossi per 108mila euro e 50mila euro sono stati dichiarati di minori entrate. I residui passivi, da pagare al 31 dicembre 2019, sono pari ad 1milione e 623mila euro. La percentuale di smaltimento dei residui passivi risultanti dal rendiconto 2019 e riportati nel bilancio di previsione 2020 risulta pari al 62,3 per cento. I tempi dei pagamenti sono dell’ordine di 17 giorni, abbondantemente al di sotto dei limiti di legge.
Sul Rendiconto hanno dichiarato voto favorevole i consiglieri Pd, Fiammetta Capirossi, Simone Tartaro, Marco Niccolai, Enrico Sostegni e Gabriele Bianchi (misto). Voto di astensione per Paolo Sarti (Sì-Toscana a sinistra) e per la presidente Luciana Bartolini (Lega), che sarà relatrice in aula.