Regione, Consiglio: il ricordo di Carlo Azeglio Ciampi
L’intervento di Emanuele Rossi, costituzionalista della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, e il contributo dei capigruppo di Paola Scuffi Firenze: Un ricordo accorato, quello che il Consiglio regionale ha voluto dedicare alla figura di Carlo Azeglio Ciampi, a cento anni dalla nascita.
E non poteva essere che così, visto che il “grande toscano” ha sempre riconosciuto un ruolo centrale alle assemblee elettive, “per evitare il distacco tra i cittadini e la politica”, come ha ricordato nella sua prolusione Emanuele Rossi, costituzionalista della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Ciampi è stato un convinto assertore del principio di sussidiarietà nel quadro di un contesto unitario, che pone al centro i diversi livelli di governo rispetto allo Stato. Lasciandosi in qualche modo guidare da un parlamento educatore e formatore, rivalutando l’unità nazionale e il valore della Patria. “La valorizzazione del principio di sussidiarietà si è strettamente congiunta nel pensiero prima e nell’opera poi del Presidente Ciampi – ha sottolineato Rossi – ad una rivalutazione dell’unità nazionale ed in particolare del valore della Patria: è quello che è stato definito il ‘patriottismo costituzionale’, quale cifra caratterizzante il settennato ciampiano”.
In un legame stretto con un altro toscano, Piero Calamandrei, per sentire la Repubbllica come la nostra casa, avendo sempre chiaro un obiettivo, “quello della coesione e della unità del nostro paese”, come ha ricordato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Un obiettivo realizzato da Ciampi nell’impegno quotidiano e attraverso gesti simbolici, come il viaggio nelle 72 province italiane, al fine di “esortare gli italiani a sentire ed esprimere con forza la propria identità nazionale”. Accanto a questo profuse un impegno costante per valorizzare sia la bandiera nazionale come simbolo di unità – ha continuato il professore - che le festività pubbliche relative all’identità nazionale, come anche le ricorrenze e le celebrazioni”, compiendo un percorso capace di “coniugare in forme armoniche, e non oppositive, l’idea di Patria con quella di appartenenza all’Unione europea, un ideale superiore che tiene insieme ed esalta il patrimonio costituzionale comune e nel quale l’Italia contribuisce ad arricchire la comunità europea”. Per tale ragione, ha ricordato Rossi, Ciampi ha sempre considerato la Costituzione la “propria Bibbia civile”, il testo su cui riflettere nei momenti difficili. Un testo che ha sempre accompagnato Ciampi, in tutta la sua vita, costellata da integrità e impegno, dimostrati in ogni occasione: a partire dalla formazione culturale, ai ruoli assunti in Banca d’Italia, Direttore Generale prima e Governatore poi, fino alla Presidenza della Repubblica.
Il professore ha quindi ringraziato il presidente del Consiglio e l’Assemblea toscana per aver ricordato un Toscano vero, un italiano, un cittadino europeo, che ha sempre invitato ad approfondire l’essenza della cultura europea, con al centro l’uomo e la sua comunità. “In questa sede Carlo Azeglio Ciampi riceve dalla comunità regionale il doveroso tributo”, ha concluso Rossi.
Un riconoscimento ribadito dai capigruppo intervenuti in Consiglio. Per Stefano Scaramelli (Italia Viva), “compete a ognuno di noi ricordare l’impegno di un toscano tra i toscani, uomo delle istituzioni e cittadino europeo”. Di “uomo della concretezza, che ha restituito a tutti gli italiani l’orgoglio di Patria, permettendo al nostro paese di entrare a testa alta in Europa”, ha parlato Vincenzo Ceccarelli (Pd), mentre Francesco Torselli (FdI) ha definito Carlo Azeglio Ciampi “il presidente della Repubblica più coraggioso, precursore dei tempi nel riscoprire la Patria, la Bandiera italiana e la Repubblica”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Elisa Montemagni (Lega), che ha parlato di “memorabile presidente della Repubblica per tutti gli italiani”, invitando il Consiglio a ricordare le altre figure eccellenti della Toscana, “che hanno contribuito a fare grande il nostro Paese”.